Il 26 settembre 2022 la Holding, Trenitalia, RFI e Protezione Aziendale hanno incontrato CGIL CISL UIL UGL FAST Or.S.A. dopo lo sciopero effettuato il 9 settembre 2022.
I dati forniti dalla società evidenziano un approccio alla problematica della sicurezza, da parte della stessa, molto superficiale. Infatti, viene comunicato che le aggressioni denunciate dal Personale Equipaggi sono diminuite rispetto al 2021, ma sono aumentate quelle a Protezione Aziendale; che risulta difficilissimo identificare gli aggressori, soprattutto sui treni rispetto alle stazioni; che l'azienda ha intrapreso “soluzioni mitigative” negli anni come le riunioni periodiche, il numero di telefono unico, la formazione antiaggressione al personale, l'introduzione di misure tecnologiche e la maggiore collaborazione con la Polfer.
In pratica, il nulla più totale.
L'approccio aziendalista nel giustificare un numero X di aggressioni come problema strutturale della società e della tipologia del lavoro, la rispediamo al mittente.
Come USB Coordinamento Nazionale Ferrovie crediamo che nessun ferroviere dovrebbe tornare a casa, dopo una giornata di lavoro, passando per un ospedale.
Come USB Coordinamento Nazionale Ferrovie stiamo qui a evidenziare la scorrettezza dei Tutor e dei Capi Impianto che “consigliano” di non denunciare le aggressioni per non aprire le pratiche di infortunio sul lavoro, altrimenti la società perde i suoi cari Certificati di cui tanto si vanta in pubblico.
Come USB Coordinamento Nazionale Ferrovie stiamo qui a denunciare la trasformazione di FSI da società di trasporto pubblico a società di commercio; che ha trasformato il viaggiatore in un “cliente che ha sempre ragione”; che demonizza i propri dipendenti, costretti a giustificarsi di assurdi reclami che arrivano alle direzioni.
Come USB Coordinamento Nazionale Ferrovie siamo certi che il vero problema della sicurezza sul lavoro sia la condizione di solitudine in cui si trovano ad operare Macchinisti e Capitreno, dove sono presenti centinaia di chilometri di linee ferroviarie deserte in cui su un treno di centinaia di persone sono presenti solo 1 macchinista ed 1 Capotreno costretti a dover gestire le situazioni più disparate.
Ancora una volta CGIL CISL UIL UGL FAST Or.S.A. hanno dimostrato di accettare passivamente tavoli di riunione a cui si ricevono informazioni di scarso peso per la soluzione del problema e utili solo a fare passare il tempo in modo da far diventare meno grave e cogente le difficoltà e i rischi affrontati dal personale degli equipaggi; e che in ultimo, alimentano distacchi e fruizione di assenze giustificate senza un reale ritorno per i ferrovieri dell'esercizio .
Invitiamo i ferrovieri a contattare i nostri delegati sindacali sui territori per farsi supportare nel denunciare alla società il problema della sicurezza sul lavoro e per discutere delle azioni sindacali da intraprendere.
Roma, 28.09.2022