“Illustrissimi, queste Organizzazioni Sindacali intendono rappresentare…omissis”
Con questa frase inizia la missiva indirizzata al Presidente della Repubblica e a tutti gli organi istituzionali a noi Vigili del Fuoco sovraordinati a firma di alcune OO.SS. rappresentative dei VVF, in cui si rimarca la volontà delle stesse di essere presenti alla parata del 2 giugno.
Si legge ancora che “i simboli di un Paese non possono e non debbono piegarsi di fronte alle avversità di qualunque tipo”; ebbene così non sarà.
Il Paese non si piegherà alla volontà di alcune sigle sindacali alquanto miopi per non dire altro, di far sfilare in una parata militare i Vigili del Fuoco specialmente dopo il disastro che ha colpito l’Emilia Romagna e ci vede impegnati con raddoppio dei turni o con Colonne Mobili Regionali proprio nelle zone colpite dal sisma.
Il Paese non ci sta ad assistere alla sfilata pomposa dei Vigili del Fuoco in bella mostra quando non si riescono a comporre le squadre di soccorso perché manca personale, quando non abbiamo i mezzi idonei necessari per poter prestare la nostra opera in sicurezza e con standard europei, quando le nostre prestazioni straordinarie sempre più ordinarie, vengono pagate con ritardi di mesi se non di anni.
Cosa abbiamo da festeggiare?
Cosa abbiamo da parare?
Lo chiediamo ai colleghi che ogni giorno si trovano in partenza in due unità permanenti con tre volontari, ai colleghi che guidano mezzi di 40 anni di età e rimangono per strada col solito problema del mezzo che si rompe, lo chiediamo ai colleghi che da una vita sono precari e non avranno la possibilità di essere assunti nonostante che con gli standard europei dovremmo essere in organico con una unità ogni 1000 abitanti.
Queste OO.SS. cosa si ostinano a chiedere a nome di tutti?
Chi sono convinti di rappresentare?
Il massimo poi lo si legge sulle agenzie di stampa laddove il leader Bonanni sconfessa il figliolo Mannone; siamo proprio allo sfascio!