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FESTIVITA' INFRASETTIMANALI: USB DICHIARA LO STATO DI AGITAZIONE SINDACALE REGIONALE; LE IPAB INTENDONO RECUPERARE LE QUOTE CHE RITENGONO INDEBITAMENTE RICONOSCIUTE

Vicenza,

In data 1 dicembre 2014 Usb ha inviato comunicazione a tutte le prefetture regionali, di proclamazione di stato di agitazione sindacale per tutte le Ipab a seguito della comunicazione inviata dalla Direzione di alcune Ipab alle organizzazioni sindacali, che intendono avviare l’iter per il recupero delle festività infrasettimanali a loro opinione indebitamente riconosciute. Da molti anni, come è noto, presso le Ipab del Veneto è emersa questa problematica. Dal 2013, si era anche stabilito un lungo tavolo di confronto regionale presieduto dall’ex assessore regionale Sernagiotto che sembrava trovasse delle soluzioni condivise fra le parti…ma purtroppo così non è stato. La problematica è sorta a seguito di una ispezione presso alcune Ipab, su incarico della Procura regionale presso la Sezione Giurisdizionale per il Veneto della Corte dei Conti, della Guardia di Finanza di Rovigo: questa ha individuato una fattispecie di danno erariale, da parte di queste Ipab nel riconoscimento di somme o di riposi compensativi a fronte di festività non effettivamente lavorate per il personale turnista. Si tratta in alcuni casi di quote economiche consistenti (anche oltre 3000 euro) che molti dipendenti turnisti delle Ipab devono restituire. Questo onestamente a seguito anche di una interpretazione delle Ipab, del contratto nazionale Enti locali vigente, art. 22del CCNL 14.9.2000 che non è precisa nella sua formulazione, sottoscritto da Cgil Cisl e Uil. Quindi queste organizzazioni hanno una responsabilità non secondaria nella vicenda (infatti nella Sanità dove la norma è più chiara il problema non è emerso).

In sostanza le Ipab, in difficoltà economiche per risanare i bilanci, e per non incorrere in possibili sanzioni, intendono tutelarsi chiedendo la restituzione di quote economiche degli stipendi pregressi dal periodo settembre 2000 al dicembre 2008. Stiamo parlando, quindi di colleghi che hanno stipendi poco superiori ai 1000 euro mensili. Precisiamo che le Ipab solo dopo l’ispezione della guardia di finanza si sono accorte degli ’errori commessi. Quindi per un errore amministrativo delle stesse, ora migliaia di operatori socio sanitari e infermieri devono sborsare soldi che forse non possiedono neppure. Una situazione inaccettabile. Senza considerare delle conseguenze legali che potrebbero succedersi in conseguenza all’avvio dell’iter di recupero (noi consigliamo azioni legali solo dopo le vertenze sindacali).

Come potete ben capire, cari colleghi si tratta di una problematica molto delicata che potrebbe “scatenare” ancora proteste molto accese…che noi siamo pronti a sostenere.

NEI PROSSIMI GIORNI STABILIREMO LE INIZIATIVE DI LOTTA DA INTRAPRENDERE

I NOSTRI STIPENDI ARRETRATI NON SI TOCCANO!