Provocatoria sfida di Marchionne alla vigilia dell’incontro di Torino con governo e parti sociali. “L’annuncio dell’avvenuta costituzione della NewCo, Fabbrica Italia Pomigliano, che vede al comando lo stesso Marchionne, rappresenta uno schiaffo a tutti coloro che avevano sottoscritto il pessimo accordo di giugno, che ora viene tradotto in contratto aziendale”, commenta Paolo Sabatini, responsabile nazionale USB lavoro Privato.
“Si cancella il contratto collettivo – prosegue Sabatini - si licenziano tutti i dipendenti FIAT dello stabilimento G.B.Vico per riassumerne una parte, previa accurata selezione, nella nuova società tramite contratti individuali che prevedono l’annientamento di diritti costituzionali, come il diritto di sciopero, e la penalizzazione per la malattia. Per gli altri rimane la bad company, ossia il parcheggio in attesa del licenziamento. Si cancellano in un sol colpo buona parte dei diritti sindacali - sottolinea il responsabile USB- tutto ciò con buona pace di CGIL CISL UIL, che nonostante in questi anni abbiano proceduto a subordinare gli interessi dei lavoratori a quelli del profitto, si vedono ora espropriati anche della loro funzione di ´fattiva collaborazione` con la FIAT e la Confindustria tutta”.
Conclude Sabatini: “Il presidio indetto da USB ed altri sindacati di base domani a Torino rappresenta la prima significativa risposta da parte dei lavoratori ai piani di Marchionne, ma è certo che la riposta nei prossimi giorni spetterà a tutto il mondo del lavoro”.