La Finanziaria 2010 (in allegato) è diventata legge, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 30 dicembre 2009, con le modifiche apportate durante l'iter parlamentare su indicazione del Governo, a seguito degli introiti provenienti dallo scudo fiscale.
Per quanto riguarda le pensioni, dall’inizio dell’anno 2010, verranno applicati i nuovi parametri ribassati tra il 6,38 per cento e l'8,41 per cento, legati alle migliori aspettative di vita, dai quali risulteranno pensioni più leggere.
Dal primo gennaio 2010 entreranno in vigore i nuovi coefficienti di trasformazione delle pensioni. Ovvero quegli elementi che vengono utilizzati per calcolare il valore della pensione. I nuovi parametri, che verranno applicati a partire dall'anno prossimo, rispetto a quelli impiegati fino ad ora sono ribassati, a seconda dell’età, di un valore compreso tra il 6,38 per cento e l’8,41 per cento.
Perdite del 3-4 per cento. Gli impatti saranno diversi a seconda del sistema con cui viene calcolata la propria pensione. Si stima che, con l'applicazione automatica dei nuovi coefficienti di calcolo del montante contributivo, chi va in pensione oggi con il sistema misto (contributivo-retributivo) perderà circa il 3-4 per cento della pensione. La perdita sarà ancora maggiore per chi va in pensione con il sistema retributivo. Per questo il sindacalismo di base ha chiesto di modificare i criteri di calcolo dei coefficienti di trasformazione e di applicarli "pro quota" solo sul montante contributivo dal 2010 in poi e non retroattivamente su tutti i contributi.
Andare in pensione con le quote. A gennaio 2010, e per tutto il 2010, varrà pure il meccanismo delle quote per l’accesso al pensionamento di anzianità (introdotto dalla legge 247 del 24 dicembre del 2007) in vigore già da luglio 2009. Possono andare in pensione coloro che hanno compiuto almeno 59 anni e hanno 36 anni di contributi. Il meccanismo delle quote fa sì quindi che si può andare con 35 anni di contributi ma solo se si sono compiuti almeno i 60 anni d’età. Fino alla fine di giugno 2009, i requisiti minimi erano di 58 anni con 35 anni di contributi.
A partire dal gennaio 2011 invece, per andare in pensione di anzianità, si dovrà toccare quota “96”: ovvero potrà andarci chi avrà compiuto 60 anni di età e avrà 36 anni di contributi o 61 anni con 35 anni di contributi. Di seguito la tabella con la somma di età anagrafica e anzianità contributiva e l’età anagrafica minima secondo la legge 247.
Le scadenze e i requisiti per la pensione di anzianità
I requisiti | ||
Anno | Somma di età anagrafica e anzianità contributiva | Età anagrafica minima |
2008 | - | 58 |
Dal 1.01.2009 al 30.06.2009 | - | 58 |
Dal 1.07.2009 al 31.12.2009 | 95 | 59 |
2010 | 95 | 59 |
2011 | 96 | 60 |
2012 | 96 | 60 |
Dal 2013 | 97 | 61 |
PREVIDENZA: I COEFFICIENTI
Età 2010 1995
57 anni 4,42% 4,72%
58 anni 4,54% 4,86%
59 anni 4,66% 5,01%
60 anni 4,80% 5,16%
61 anni 4,94% 5,33%
62 anni 5,09% 5,51%
63 anni 5,26% 5,71%
64 anni 5,43% 5,91%
65 anni 5,62% 6,14%