Dall’incontro svoltosi Lunedi scorso con l’Amministrazione Comunale, è emersa chiara ancora una volta la totale chiusura della parte pubblica sulle problematiche sollevate dai lavoratori del settore, che da anni sono impegnati in una lunga vertenza per la difesa della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro.
· Sul concorso si riscontra un grave ed inaudito ritardo nella pubblicazione del bando stesso, ritardo ulteriormente aggravato dall’apertura del bando di mobilità, che rende estremamente incerto anche il numero dei posti messi a concorso. Non ci sono né scusanti né giustificazioni alcuna a questo ritardo, in quanto anche se si adduce a scusante il contenzioso con alcuni lavoratori precari che hanno per altro le loro giuste ragioni, le responsabilità del contenzioso aperto non sono certo dei lavoratori. Va inoltre evidenziato che l’A.C. ha unilateralmente (come spesso succede) modificato aspetti regolamentari modificando la valutazione dei titoli, nonché anche alcuni requisiti per l’accesso.
· Sulle sostituzioni, come avevamo già denunciato pubblicamente alcune settimane fa, vi è un gravissimo ritardo da parte dell’Amministrazione nel reperire il personale necessario, ritardo che pregiudica il buon andamento del servizio, e non servono le scusanti dettate da un ipotetica mancanza di risorse. Nei prossimi giorni a detta dell’A.C. la situazione si dovrebbe stabilizzare, staremo a vedere!
· Contratti a tempo determinato: abbiamo richiesto una maggiore cristallinità sulle modalità di chiamata, e il superamento dei contratti a 45 giorni spalmati su 3 mesi che rappresentano a nostro avviso una vera e propria anomalia anche da un punto di vista della legittimità.
· Inquadramento Educatori: sul problema del passaggio del personale educatore da C a D, ieri l’Amministrazione Comunale dopo tanti rimandi ha definitivamente pronunciato la sentenza il passaggio a D non avverrà più!
Perché a detta della parte pubblica che sposa in toto il Ministro Brunetta, non esistono più le condizioni e che d’ora in poi la categoria degli Educatori sarà sempre la categoria C. Le considerazioni in merito si potrebbero sprecare all’infinito, perché il concorso non è stato bandito quando non esistevano “lacci giuridici”? Noi riteniamo che alla luce dei fatti, non è possibile che lavoratori che svolgono di fatto le stesse mansioni percepiscano retribuzioni così differenziate. Riteniamo altresì che la soluzione del problema non sia quella di differenziare le mansioni, avvallando di fatto le scelte dell’Amministrazione, tendenti a mantenere all’interno delle stesse funzioni ruoli e retribuzioni diverse.
· Per Esecutori e Cuochi nulla dall’ordine del giorno!
Insomma colleghi/e l’A.C., dopo aver aumentato ieri la capienza dei nidi senza potenziare gli organici, oggi ci chiede sempre più flessibilità.
E’ necessario quindi dare una immediata risposta a partire dalla convocazione possibilmente in modo unitario dell’Assemblea di tutto il personale degli Asili Nido.