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Firenze

Firenze. Non bastano le chiacchiere per arrivare a fine mese!

Firenze,

In allegato il volantino

L’inflazione rilevata nel mese di Giugno, quella  da loro considerata, viaggia ormai al 3,8%, mentre quella percepita ormai non si sa più dove galoppi, crescono a dismisura le rate dei mutui casa, i beni di prima necessità aumentano a vista di occhio, per non parlare di bollette e tariffe, mentre le nostre retribuzioni sono sempre più impoverite e di rinnovi contrattuali (anche di quelli burla) neanche a parlarne.



E il Governo che fa ? Fra un lodo e una legge ad personam ,vara la “manovra estiva” e lo fa con il D.L. 112 che interviene su materie che riguardano il lavoro decidendone unilateralmente l’immediata operatività. Le misure contenute in questa manovra si sommano per altro aggravandole ulteriormente alle politiche sociali ed economiche che il precedente Governo aveva varato con il pieno consenso di CGIL CISL UIL.



La continuazione di un film che doveva vedere nel secondo tempo la compensazione dei sacrifici fatti dai lavoratori e che invece si ripropone tale e quale al primo tempo con ulteriori tagli allo stato sociale, con la criminalizzazione dei dipendenti pubblici dipinti come fannulloni nullafacenti, con l’ulteriore flessibilizzazione del mercato del lavoro, con la riduzione delle sanzioni alle imprese in materia di sicurezza sul lavoro: ma intanto si continua a morire di lavoro.



Le flebili proteste a bassa voce di CGIL CISL UIL riguardo alle scelte del Governo dimostrano ancora una volta la loro sudditanza al potere politico, ma di cosa c’è ormai da meravigliarsi di sindacati che accettano lo smantellamento del contratto nazionale? e si sono barattati le nostre liquidazioni!


La politica suicida condotta dai sindacati di stato, sta per rendere inutile la ragione di esistere del sindacato stesso come strumento collettivo di difesa della totalità dei lavoratori. Si aggiunge poi a questo la mancanza totale di opposizione politica alle scelte governative in materia di privatizzazione dei servizi pubblici che subordina  alle logiche del profitto e della speculazione la nostra salute, l’istruzione, le politiche abitative e l’acqua.



Privatizzazioni che passano anche attraverso la criminalizzazione quale strumento di distruzione  del lavoro pubblico e che finiranno per ingrassare come ormai di moda, con i soldi pubblici, i gestori privati legati alle oligarchie che non sono né saranno soggetti a regole di imparzialità e giustizia sociale, dalle cooperative di “vario conio”, ai gruppi di “amici” che investono in cliniche private, agli “scalatori” vari.


Ma cosa hanno a che fare i lavoratori dipendenti, i pensionati, i precari con uno scenario di questo tipo? E soprattutto cosa ci potranno mai guadagnare???? Un bel niente!!!!!!!!!



E’ ormai l’ora che la politica e la politica sindacale siano dettati dai bisogni  e dalle necessità di coloro che vivono del proprio lavoro, perché di parole ne abbiamo sentite in campagna elettorale ed anche dopo troppe!!!!! Ma per arrivare a fine mese non bastano, perché ci vogliono invece aumenti salariali veri, che difendano il potere di acquisto delle nostre retribuzioni e le garantiscono attraverso un meccanismo automatico di adeguamento (scala mobile) dalla continua erosione dell’inflazione galoppante.



E’ ora  che riprendiamo in mano direttamente il nostro futuro, negando e togliendo la delega a coloro: politici e sindacalisti che in questi ultimi 15 anni hanno prodotto solo disastri per le nostre condizioni di vita e di lavoro, mentre contemporaneamente i soliti potentati protetti dal quadro politico, continuavano a fare fortune arricchendosi ulteriormente alle nostre spalle.