Si è conclusa da poco la deludente e mortificante riunione sul FRD 2019 del Ministero della Giustizia.
Deludente nel constatare che ormai queste convocazioni non sono altro che uno stanco rituale, dove si sciorinano numeri e tabelle, perdendo di vista a cosa servono e a chi si rivolgono queste riunioni, ossia stabilire il salario accessorio dei tanti lavoratori della giustizia che quotidianamente svolgono il loro lavoro con serietà, professionalità ed abnegazione e si dovrebbero rivolgere proprio a chi opera negli uffici giudiziari.
Mortificante perché le OO.SS., che dovrebbero portare le istanze e difendere le posizioni dei lavoratori, firmano a prescindere perché il tempo è passato e visto il ritardo la gente vuole mettersi in tasca quei pochi spiccioli costi quel che costi.
Le lavoratrici e lavoratori ieri sera sono stati trattati come dei mendicanti morti di fame che aspettano quei pochi spiccioli indipendentemente di come si distribuiscono: fa male eppure è così.
Ed è così che nell’accordo la Performance Individuale entra a gamba tesa come criterio nella distribuzione del premio, la stessa meritocrazia becera piena di criticità, ammesse dalla stessa amministrazione, e che hanno provocato procedure di conciliazione e ricorsi dei lavoratori affiancati "fintamente" da quelle stesse OO.SS. firmatarie di contratti a perdere
La USB ha continuato a insistere per modificare le regole della distribuzione del premio, ma niente: il diktat è stato si firma e si va avanti così.
E ora per il 2019 avremo un premio distribuito in base alla “meritocrazia più becera”, quella senza elementi oggettivi, quella della valutazione fatta alla come viene viene, perché insistere su pochi spiccioli di differenza e tutelare la professionalità e l’impegno dei lavoratori giustizia non vale lo sforzo.
In pratica avremo:
- Una quota di 10 milioni destinata a remunerare particolari posizioni (turni, udienze, maneggio valori etc.)
- Una quota di 5 milioni di euro è stata destinata a remunerare la performance individuale con i seguenti criteri:
- Solo il 5% del personale, che ha ottenuto il punteggio di 100 avrà una maggiorazione del premio (coefficiente di riparto pari a 1,30)
- Tutti gli altri a seconda della valutazione ricevuta riceveranno il premio in base ad un coefficiente di riparto:
- valutazione tra 81 e 100 coefficiente di riparto pari a 1,00
- valutazione tra 41 e 80 coefficiente di riparto pari a 0,80
- valutazione tra 20 e 40 coefficiente di riparto pari a 0,40
senza valutazione: non sono state chiarite le regole
·Il restante ammontare di Euro 34.951.573 da distribuire sulla base della performance dell’unità organizzativa di appartenenza e dalla assiduità partecipateva.
MA ANCHE DI QUESTA QUOTA, IL 20% RICALCA I CRITERI DI DISTRIBUZIONE DELLA QUOTA DESTINATA A REMUNERARE LA PERFORMANCE INDIVIDUALE.
E PARLIAMO DI SOLDI CHE COMUNQUE NON VEDREMO IN BUSTA PAGA PRIMA DEL PROSSIMO ANNO, se non per la quota di 10 milioni di euro riservata a remunerare particolari posizioni.
E così ancora una volta, in spregio ai diritti dei lavoratori, CON LA SOLA OPPOSIZIONE DI USB, l’amministrazione e i sindacati continuano quel percorso becero e clientelare, utile a fare tessere ed accrescere il loro potere.
E’ proprio il caso di dirlo … IL RITARDO NON GIUSTIFICA I MEZZI!
Rafforzare USB significa interrompere queste bieche pratiche, difendere e rafforzare i propri diritti, lottare contro le disuguaglianze, stare dalla propria parte.
CON USB SI PUO’