Da oggi le 16.000 firme raccolte da RdB-USB Pubblico Impiego fra i lavoratori del Fisco, per chiedere la stabilizzazione di una quota del salario accessorio, saranno inviate ai fax dei Ministri Tremonti e Brunetta, al Dipartimento delle Finanze, al Sottosegretario all’Economia Giorgetti, alle commissioni competenti e ai gruppi parlamentari di Camera e Senato. Le firme partiranno in “pacchetti” di 165 invii, per ricordare i fondi del salario accessorio del Decreto Comma 165 anno 2009, bloccati da troppo tempo.
“Vogliamo che la voce dei lavoratori delle Agenzie Fiscali arrivi a chi sembra occuparsi di questo comparto solo per imporre tagli, tetti salariali e riduzioni delle piante organiche”, dichiara Stefania Lucchini dell'esecutivo nazionale RdB-USB Agenzie Fiscali. “Sulle retribuzioni dei lavoratori del Fisco, uniti nella sorte al resto dei dipendenti pubblici, si è abbattuto un drastico taglio per effetto del blocco dei contratti per quattro anni e del taglio del salario accessorio. La perdita media netta nel quadriennio sarà di circa 5.000 Euro pro capite, che potrebbero diventare di più se il Ministro Tremonti non firmerà subito il Decreto Comma 165 del 2009”.
“Da tempo – prosegue Lucchini - rivendichiamo investimenti sull’apparato fiscale, che è un cardine fondamentale del Paese. Investire vuol dire puntare sui lavoratori i quali, malgrado le penalizzazioni, hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e di sacrificio comprendendo l’importanza del proprio ruolo. Puntare sui lavoratori vuol dire apprezzarne la professionalità anche con il diritto alla carriera. Ora – conclude la rappresentante RdB-USB - serve la firma del decreto e la stabilizzazione dei fondi, che non costa nulla allo Stato e garantirebbe a tutti i lavoratori un aumento salariale per la difesa del potere di consumo”.