Lavoratori,
il 30 settembre 2016 tornavamo a chiedere spiegazioni per la mancata apertura del distaccamento di Fornovo (PR). Da allora abbiamo incontrato tutte le parti in causa: Dipartimento VV.F., Amministrazione comunale di Fornovo, Comando di Parma.
La sensazione dopo aver sentito tutti è quella di un gioco a tre dove ognuno scarica le responsabilità sull’altro. Il sottosegretario a distanza di tre anni dalle risposte date a ben due interrogazioni, si è dichiarato sorpreso che Fornovo non abbia ancora visto luce, di seguito le parole inequivocabili date in quelle risposte, dove si evince chiaramente che era nelle intenzioni istituire tale distaccamento:
“….sono stati avviati i necessari approfondimenti, tramite gli Uffici territoriali del Corpo e gli Enti locali, per l'individuazione di un'idonea sede di servizio.”
A questo però non è stato dato nessun seguito, il sindaco ha dichiarato che la disponibilità c’era nel 2010 e continua ad esserci tutt’oggi, ma le sedi individuate dall’amministrazione comunale non hanno destato interesse da parte del Comando. Il Comando da parte sua dice che il provvedimento di costituzione del distaccamento di Fornovo, deve essere firmato dal sottosegretario.
Insomma uno scarica barile senza fine. Dei due Parlamentari che interrogarono il sottosegretario nel 2010, uno l’On. Giorgio Pagliari non ha mai risposto alle nostre note in merito, l’altra l’On. Patrizia Maestri ha così risposto:
“non posso che condividere le considerazioni circa la rinnovata necessità di una sede distaccata dei VVFF di Fornovo. La disponibilità del Governo mi è stata confermata anche recentemente dal Sottosegretario e, come ho riferito anche al Sindaco Grenti, è quindi compito dell’Amministrazione Locale prendere contatti con il Ministero dell’Interno per sollecitare la concretizzazione del distaccamento.
Mi risulta che poco tempo fa il Sindaco Grenti abbia nuovamente scritto al Sottosegretario Bocci per ribadire il sostegno del Comune al progetto. E’ quella la strada da seguire.”
Una cosa è plausibile e cioè che se ci fosse stato un sottosegretario di Parma, forse qualcosa si sarebbe mosso, infatti durante la reggenza del sottosegretario Bocci in Umbria, sono stati stanziati sei milioni di euro per la realizzazione di due nuove sedi di servizio, Todi e Spoleto, la ristrutturazione di Amelia e del Comando di Perugia.
Tutto questo avviene, ma è sicuramente una coincidenza, nel suo territorio elettorale visto che lo stesso sottosegretario è natio di Cerreto di Spoleto di cui ne è presto diventato sindaco e poi eletto in consiglio regionale Umbria e poi presidente della giunta Regionale. Sempre l'Umbria è guarda caso il suo collegio elettorale che gli ha consentito più volte l'elezione a parlamentare.