L’importante adesione allo sciopero di venerdì 23 ottobre dimostra il senso di
responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto pubblico
locale, che hanno rinunciato al loro stipendio (specie dopo i tagli di
questi mesi) per ribadire il loro attaccamento al dovere di garantire un
servizio pubblico di qualità e in sicurezza.
Bisogna aumentare i mezzi e le corse, bisogna mettere in sicurezza il posto
guida, bisogna ridurre immediatamente l’affollamento dei mezzi nelle ore di
punta. Quello che è stato fatto finora è gravemente insufficiente se non
addirittura controproducente come l’innalzamento all’80% della capienza e
come l’eliminazione della zona off limit a protezione degli autisti. Per
questo siamo stati costretti, dopo un tentativo di dialogo, a procedere con
il coinvolgimento di NAS, Dipartimento salute pubblica e Prefettura che ci
auguriamo vogliano procedere urgentemente alle verifiche richieste.
La Giunta regionale di Bonaccini si vanta di aver incrementato di 400 mezzi
il trasporto pubblico, un aumento pari al 12%, mentre sarebbe necessario
aumentare le corse tra il 40 e il 70% a seconda degli orari e delle linee.
Chi sta continuando a minimizzare la situazione, per giustificare omissioni
e ritardi, si sta assumendo una responsabilità enorme di fronte alla
cittadinanza e ai lavoratori.
La USB e i lavoratori si stanno assumendo questa responsabilità civica a
tutela di tutti i cittadini, al contrario di dirigenti come la presidente di
Tper: nel suo mondo immaginario il problema dell’affollamento sarebbe una
questione di “percezione” e punta il dito su chi, denunciando quello che è
sotto gli occhi di tutti, sta disincentivando la vendita dei biglietti.
Questo la dice lunga su come logiche di tipo privatistico siano conclamate
nel management delle società pubbliche a discapito della funzione sociale
dei servizi.
La USB continuerà la propria mobilitazione sui temi della sicurezza, della
tutela del reddito e dell’occupazione dei lavoratori e lavoratrici del
trasporto pubblico locale e degli appalti, ribadisce la propria condanna
riguardo i procedimenti disciplinari messi in atto contro i propri delegati,
rei di svolgere coscienziosamente le azioni di lotta e di denuncia contro i
soprusi e le scelte aziendali fatte ai danni di lavoratori e utenti.
Bologna 23/10/2020
USB Emilia-Romagna