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Comunicati nazionali

Funerali di stato

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In allegato il volantino

Dopo che il 3 aprile 2014 è stata approvata la legge 56/2014, quella voluta dall'ex ministro Delrio e che definimmo un provincicidio, oggi siamo all'epilogo.
Negli scorsi 4 mesi il Governo ha dovuto tamponare le falle di quella legge con più provvedimenti successivi e da ultimo lo ha fatto anche con il decreto 90/2014, intervenuto tra l'altro per fronteggiare l'impossibile avvio nei tempi previsti della Città Metropolitana di Venezia, in ragione delle dimissioni dell'ex sindaco Orsoni travolto dallo scandalo per i lavori del Mose.

La nostra opposizione a quella legge resta immutata e vengono confermate tutte le nostre perplessità e le nostre denunce. Infatti più di qualche nodo comincia a venire al pettine.
Le narcotizzanti intese stipulate dai sindacati di regime sono rapidamente divenute carta straccia, come dimostra - nei fatti - il recente episodio dei servizi per l'impiego della Lombardia di cui la Regione ha inteso riprendersi le funzioni, ma non il personale la cui sorte rimane ignota.
A una legge nata male hanno fatto seguito solo parziali provvedimenti attuativi.
Il Ministero dell'Interno ha individuato con una circolare la data e il regolamento per le elezioni dei Consigli Metropolitani, fissata per il 28 settembre, ma come scritto nella circolare, si tratta soltanto di un suggerimento.
Più complessa la situazione relativa all'assegnazione delle funzioni e delle relative risorse.
La Conferenza Unificata convocata per il 5 agosto, ha rimandato ogni decisione a settembre, ma i testi che sono circolati (del Dpcm e dell'accordo) non lasciano presagire nulla di buono.

E' certo che sia in atto uno scontro di poteri (pochi) tra Città Metropolitane e Regioni: scontro che rischia di trasformare in vasi di coccio tra vasi di ferro tutte le altre Province non metropolitane e il personale che lì opera.
A questo si aggiunga che il Governo ha tagliato ulteriormente le risorse di tutte le Province con la legge 89/2014 (famosa per i Renzini da 80 Euro).
Taglio per il 2014 di circa 500.000.000 € a bilanci già approvati per molti enti, con pesanti ripercussioni sul salario accessorio di migliaia di lavoratori.
Tagli lineari che colpiscono maggiormente le Amministrazioni Provinciali che negli anni passati non hanno privatizzato.
Tagli che incidono anche su quelle risorse che sono solo partite di giro, come ad esempio quelle per il TPL, e che riducono anche del 5% tutti i contratti in essere causando la perdita di posti di lavoro negli appalti.

 

Ma è soprattutto con la riforma della Costituzione - e del suo titolo V - che si concretizza il riaccentramento di funzioni allo Stato centrale, la cancellazione di organismi elettivi e democratici e la privatizzazione dei servizi erogati ai cittadini.

In questa situazione è facile prevedere che tutte le Province, comprese le future Città Metropolitane, si presenteranno al passaggio del 1° gennaio 2015 in situazioni di dissesto finanziario.

 

Anche per affrontare questo nodo è stato varato il DL 90, quello che riforma la P.A. prevedendo:

>    la mobilità coatta dei lavoratori entro il raggio di 50 km;

>    la dichiarazione di esuberi strutturali con mobilità per due anni e poi licenziamento o, in alternativa, il demansionamento;

>    la cancellazione di importanti diritti sindacali che ricadranno sulla condizione di tutti i lavoratori.

 

Per queste ragioni il prossimo mese di settembre sarà decisivo per fronteggiare la rassegnazione e il disorientamento - oltre che i diktat della troika - alimentati anche dal sindacalismo concertativo, con le sue presunte "cabine di regia" che in realtà non avranno altro ruolo se non quello di rendersi ancora una volta complici del massacro della Pubblica Amministrazione e dei suoi lavoratori.

Invitiamo i lavoratori a partecipare alla manifestazione "...aspettando che torni..." Notte bianca per la democrazia nei luoghi di lavoro il 15-16 settembre, per costringere il Parlamento a restituire la speranza di poter vivere in democrazia nei luoghi di lavoro del nostro paese.

PIÙ FORZA ALLA USB