Lavoratori,
Ancora una volta la nostra città viene colpita duramente dall’ennesima alluvione. I tempi di risposta del “Soccorso” tendono, e questo ormai sembra lo stile dell'amministrazione, al ritardo!!! Viene spontaneo chiedersi perché nel Lazio e nel Veneto la dichiarazione dello stato di “Emergenza” è stata messa in atto in modo preventivo a seguito dell'allerta meteo 2 mentre la tempistica nelle vicende genovesi risulta essere: nella prima alluvione dopo 5 ore dal cambio del turno,nella seconda dopo dodici e nel terzo evento dopo quattro.Considerata la rapidità di esondazione che caratterizza i corsi d'acqua del nostro territorio e la difficoltà di spostamento dell'apparato di soccorso ,dovuta ad un assetto territoriale geograficamente sfavorevole, non comprendiamo dove e perchè manchi o venga negata l'applicazione dell'atto preventivo.
Notiamo che in quest’ultima tragedia la dirigenza si è mossa in modo più celere… la nostra conflittualità è servita ma rigettiamo comunque al mittente il sistema fallimentare di risposta al Soccorso messo in atto da questa amministrazione. Qualcosa sembrerebbe cambiato ma non basta!!! Giochiamo una partita con spirito vincente ma sembra che qualcuno “dalla panchina” abbia deciso una buona tattica per farci perdere. Basti solo non dimenticare che la politica fallimentare del riordino è sempre pendente sopra di noi!!! Stiamo in osservazione e auspichiamo che le battaglie che conduciamo contro le politiche dissennate dei tagli al personale e agli apparati siano comprese da tutti .
Nell'immediato rivendichiamo che il raddoppio dei turni avvenga contestualmente all'allertamento di categoria 2 nel momento del cambio turno .
Genova rimane esempio evidente e concreto di come eventuali ulteriori tagli al soccorso inflitti dai governi ricadano drammaticamente sui cittadini e sugli operatori. USB chiede chiarezza e rilancio del soccorso attraverso la riforma della protezione civile per dare una nuova autonomia e ruolo al CNVVF uscire dalla gestione incompetente dei prefetti, acquisire quelle risorse economiche che attualmente si disperdono nei meandri di una protezione civile poco chiaramente e in faraginosi e popolatissimi gruppi dirigenziali pagati con stipendi che assorbono il 70 % delle risorse disponibili . . La prevenzione e la previsione dei grandi e medi rischi sono competenze del CNVVF, crediamo pertanto che la ricerca sia il pezzo mancante in questa storia... il raccordo con questi settori e l'acquisizione dei dati che ne derivano possono giocare un ruolo determinante nelle strategie future, pensiamo che le tragedie vissute ci debbano insegnare che non ci si può affidare al caso o sperare nelle valutazioni statisticodemenziali teorizzate all'interno dell'assurda riforma messa in atto, perchè a perdere, e non solo la dignità, saremo tutti.
La nostra protesta continua a fianco di chi soffre e lavora e vive sulla sua pelle le politiche al ribasso del soccorso!!!
USB VVF GENOVA SI PREPARA ALLO SCIOPERO