I lavoratori dell’Agenzia del Territorio di Genova stanno continuando lo stato di agitazione attraverso brevi cortei giornalieri intorno la sede dell’ufficio.
La RSU ed i dipendenti contestano l’opportunità di accorpamento all’Agenzia delle Entrate ritenendola un’operazione dispendiosa in termini di efficienza in merito alla lotta all’evasione fiscale e inutile da l punto di vista operativo.
In poco più di 10 anni lo Stato smentisce se stesso sull’ambito organizzativo, prima osannando il sistema agenziale per specificità di intervento ed oggi riportando indietro le lancette dell’orologio ritornando a strutture elefantiache adducendo motivi di risparmio sulla spesa pubblica.
In particolare il risparmio della fusione tra Territorio ed Entrate vale meno del costo di un appartamento in centro a Roma! (circa 400mila euro)
Quello che si vuole nascondere agli italiani è il progetto di trasferire competenze e gestione delle funzioni del catasto ai comuni con la possibilità di privatizzazione del servizio i cui costi ricadrebbero nuovamente sui cittadini già tartassati.
I dipendenti dell’Agenzia del Territorio evidenziano il servizio pubblico che svolgono, sostengono le loro professionalità e competenze, rivendicano la loro storia nata ancora prima dell’unità d’Italia ed ora cancellata con tre righe in un decreto, difendono il diritto ad un fisco equo in campo immobiliare su tutto il territorio nazionale.
Oggi e domani proseguiranno i cortei nelle strade adiacenti la sede.
Venerdì l’assemblea del personale deciderà eventuali nuove forme di protesta.