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Lombardia

GESTIONE DELLA BONIFICA DA IMENOTTERI

Milano,

 

Al Comandante Prov. VV.F. di Milano

Dott. Ing. Fabrizio PICCININI

 

Oggetto: Gestione della bonifica da imenotteri


Egregio,
portiamo alla sua attenzione che questo Comando sta difficilmente affrontando gli interventi di bonifica da imenotteri; spinti dal buon senso e con l’obiettivo di dare sempre una risposta positiva ad una richiesta della cittadinanza, si sta rischiando di creare un danno sia al lavoratore che alla cittadinanza stessa, in quanto ci si trova a lasciare scoperte dal soccorso ampie zone di territorio, percorrendo centinaia di kilometri con un mezzo concepito per il soccorso tecnico urgente prestando, molto spesso,  un servizio non necessario.

Negli ultimi anni, sono stati portati a termine numerosi interventi di bonifica insetti, circa 2.000 all’anno (6.000 negli ultimi 3 anni)  la cui competenza ricadrebbe alle ATS competenti o al Comune di Milano; quest’ultimo ha un suo servizio di disinfestazione gratuito per le aree e strutture comunali e a pagamento per quelle private.

La circolare EM 2925/3403 del 3 giugno 2000 già decretava:

 

“Nel decorso anno il CNVF è stato particolarmente impegnato per l’effettuazione di numerosissimi interventi per disinfestazione e rimozione di nidi di calabroni, vespe, etc. con notevole dispendio di risorse organizzative, anche a scapito dei servizi di istituto, nonché di impiego di fondi di bilancio altrimenti indirizzati in termini di obbiettivi e priorità dell’Amministrazione. Notevole è stata altresì l’esposizione al rischio specifico professionale da parte degli operatori VF, impegnati in genere in altre e più pertinenti diversificate attività di soccorso tecnico urgente e di Protezione civile.

Questo Ministero ha già avuto modo di fornire direttive in merito alla eccezionalità e straordinarietà dell’impiego delle strutture operative del CNVF per tali circostanze, ed ha richiamato l’attenzione delle SS.LL. circa il ristretto campo di azione da osservare, da limitare ai casi di immediato pericolo per la popolazione, comunque con la scrupolosa osservanza dei criteri di cui al D.L.vo 626/94 in materia di tutela della salute dei lavoratori dipendenti. Anche per il corrente anno si ritiene necessario richiamare l’attenzione delle SS.LL. e dei Signori comandanti Provinciali in merito all’osservanza dei criteri di impiego delle strutture VF per fronteggiare le situazioni in questione, significando che l’ulteriore riduzione degli stanziamenti di bilancio impone una decisa razionalizzazione e ridefinizione dei limiti operativi dell’Amministrazione, verso livelli sempre più definiti. “

 

Si fa inoltre presente, che già 20 anni fa il Direttore Generale aveva scritto nella stessa circolare quali situazioni erano da prendere in considerazione per intervenire:
 


-  Situazioni di impossibile isolamento dei locali all’interno dei quali insistano sciami di insetti;
-  Impossibilità di allontanamento, sia pur temporaneo, delle persone vulnerabili;
-  Situazione di crisi per gruppi sociali;
-  Dimensioni straordinarie degli sciami e/o dei favi;
-  Situazioni di rischio o di difficoltà di accesso ai siti;
- Richiesta da parte dei Servizi localmente preposti alla disinfestazione, nei casi in cui siano necessari strumenti e mezzi in dotazione al CNVF.
- Gli interventi che interessino aree esterne ad abitazioni, nonché attività industriali, commerciali e turistiche per le quali la responsabilità della sicurezza e dell’igiene e salubrità dell’ambiente di lavoro ricadono sul responsabile dell’esercizio medesimo non rientrano nella competenza del CNVF e dovranno essere fronteggiate in fase di prevenzione dalle strutture organizzate a tal fine costituite.

 

Reputiamo necessario dare  disposizioni chiare in tal senso, alla Sala Operativa, in modo da ottenere un modus operandi chiaro sulla gestione delle numerose richieste di intervento che  quotidianamente si registrano . Un linea guida in tal senso porterà ad evitare un servizio disorganizzato ed uno spreco di risorse destinate al dispositivo di soccorso.
C
i permettiamo inoltre di suggerire una gestione della problematica sul  modello utilizzato dalla Direzione Regionale Emilia Romagna,  dove vengono organizzate squadre  VVF dedicate ed appositamente retribuite, in convenzione con gli enti ed aziende locali e/o regionali.

 

“Si pregano pertanto le SS.LL. di voler assumere a livello locale, le opportune intese con i competenti Uffici delle Amministrazioni Regionali e locali e/o con le Aziende Sanitarie Locali per la predisposizione di quanto ritenuto necessario al fine di poter realizzare le migliori condizioni di bonifica preventiva del territorio e la sensibile riduzione del rischio in questione, attivando se del caso anche specifiche convenzioni a pagamento con gli Enti interessati. Poiché dall’esperienza maturata sembrerebbero configurarsi condizioni o situazioni riconducibili più specificatamente al contesto delle competenze di natura sanitaria, che richiedono l’impiego di adeguate e mirate risorse operative specialistiche oltre a quelle poste a disposizione eccezionalmente dal CNVF, si segnala ai Sig.ri Presidenti delle Regioni la necessità di valutare ogni possibile iniziativa ritenuta utile ai fini della prevenzione e della riduzione del fenomeno in questione. Appare opportuno altresì, assicurare una capillare e diffusa informazione per porre le popolazione nella condizione di conoscere le strutture operative alle quali formulare le richieste degli interventi necessari e le complessive procedure di riferimento.”
 

Segnaliamo inoltre  l’alto rischio sanitario derivato dall’utilizzo dell'insetticida "Sintrina" che è un prodotto da utilizzare con specifici DPI ( quelli in dotazione non sono efficienti e comodi) come scritto sulla scheda tecnica del produttore.


A tal proposito le tute in dotazione, sono di un materiale spesso e pesante, limitano i movimenti e non sono traspiranti, ma al di là del disagio aggravato dalle temperature estive, in questo periodo di emergenza sanitaria per il Covid19, l’abbigliamento in dotazione è insufficiente ed utilizzato più volte al giorno da componenti diversi della stessa squadra, non garantendo una sanificazione adeguata tra un intervento e l’altro.

 

Per quanto sopra esposto, data la delicatezza dell’argomento, rimaniamo in attesa di una Sua risposta rendendoci disponibili per un incontro costruttivo.

 

                                                                  

Per il Coordinamento USB VVF Milano

Marco Russo D.