Lavoratori,
Più volte abbiamo sottolineato i punti di caduta della gestione del “servizio giubileo” con particolare riferimento alle pessime condizione di coordinazione dei lavoratori che, volontariamente, decidono di partecipare al potenziamento del dispositivo di soccorso durante particolari eventi ma, si trovano catapultati in situazioni insostenibili sia dal punto di vista logistico che organizzativo (due panini rinseccoliti, una bottiglietta d'acqua per dodici ore di “servizio” all'agghiaccio e qualche wc chimico per i bisogni fisiologici da condividere con i pellegrini).
Oltre a ciò notiamo, in questi giorni, fatti gravissimi rivolti al reclutamento coatto di lavoratori che pur dichiarando espressamente la non disponibilità ad espletare tale servizio si ritrovano inseriti d’ufficio “fuori dal proprio orario ordinario di lavoro”.
Tutti questi gesti vengono messi in campo con le solite “azioni trasversali” da parte dell’amministrazione alla “poliziotto buono-poliziotto cattivo”.
Un candido e puro Dirigente che emana O.d.g. perfetti e un “vicemanager” che si occupa di vessare i lavoratori con telefonate e “battutine” del c….: come possiamo definire queste azioni???
Naturalmente a migliorare la situazione c’è sempre la consueta complicità del solito sindacato firmaiolo che da primo del comparto, a livello nazionale, chiede di aumentare gli straordinari con l’intento, forse, di dare sempre più potere all’ufficio distribuzione servizi per continuare a gestire un sistema clientelare oramai consolidatosi negli anni!
Ma un sindacato non dovrebbe tutelare tutti i lavoratori e denunciare le azioni vessatorie perpetrate nei loro confronti???
Basta assecondare e cedere a questi capricci dell'amministrazione credendo che tutto ciò che viene deciso sulla nostra pelle sia lecito e legittimo, NON E' ASSOLUTAMENTE COSI' !!!
USB ha nuovamente diffidato l’amministrazione in difesa del diritto contrattuale del rispetto dell’orario ordinario di lavoro e dei tempi di recupero psicofisico. Per ciò che riguarda il giubileo USB ha chiesto dal dicembre dell’anno scorso che venga dichiarato lo stato di calamità nazionale con la conseguente mobilitazione della colonna mobile. Ciò darebbe la possibilità di maggior guadagno ed equa distribuzione del carico di lavoro. E poi se “emergenza” deve essere, che “emergenza” sia!