I programmi elettorali presentati da tutti gli schieramenti mostrano indifferenza verso i problemi della Giustizia. Ma chiunque ambisca a governare il Paese dovrà assumere impegni chiari e certi sul modo in cui intende risolvere i mali di questo settore. Lo chiedono con forza i lavoratori della Giustizia, che a partire da martedì 11 marzo daranno vita con le RdB-CUB Pubblico Impiego ad assemblee e sit-in nelle sedi dei Tribunali di Milano, Napoli e Palermo, ed il 14 si ritroveranno a Roma per una manifestazione nazionale in Piazza San Marco.
Al centro della mobilitazione, la richiesta di una seria politica di ammodernamento del sistema, capace di fornire un servizio efficace ed efficiente al cittadino, accompagnata da dotazioni organiche calibrate sugli effettivi carichi di lavoro e da lavoratori motivati, cui sia riconosciuto il diritto alla carriera. Si richiedono inoltre apparecchiature, mezzi e strumenti idonei; luoghi e spazi adeguati; controlli più seri ed efficaci per quanto riguarda la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini che frequentano gli uffici giudiziari; una revisione delle procedure che renda più snelli i processi, e meno burocrazia.
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