L’Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego proclama lo sciopero dal lavoro straordinario dei dipendenti della Cassazione per la durata di mese, a partire dal prossimo 31 ottobre.
Lo sciopero raccoglie la volontà espressa dalle lavoratrici e dai lavoratori, che anche ieri, e nonostante il forte nubifragio sulla capitale, hanno partecipato numerosi all’assemblea sit-in indetta dalla USB davanti alla sede della Suprema Corte, in piazza Cavour a Roma.
Alle difficili condizioni in cui tutto il personale è costretto ad operare, al progressivo aumento dei carichi di lavoro, al depotenziamento dell’organico ed ai ripetuti tagli alle risorse umane e materiali, si aggiunge la rabbia per il mancato stanziamento economico delle delicate operazioni di verifica e validazione delle firme raccolte per il referendum abrogativo della legge elettorale. Come se non bastasse, a tutt’oggi i lavoratori nulla hanno percepito per le analoghe attività svolte in occasione dei 4 referendum su acqua, legittimo impedimento e nucleare.
In tale contesto, lanciando lo slogan “Per il lavoro referendario neppure un euro per il giudiziario”, i lavoratori hanno confermato la loro indisponibilità allo svolgimento di ulteriori prestazioni di lavoro straordinario senza formali garanzie sulla loro retribuzione.
A seguito della manifestazione, una delegazione è stata ricevuta dal Dirigente della Cassazione, Dott. Mario Rossini, il quale, pur comprendendo le ragioni della protesta, ha richiesto un ulteriore sforzo di collaborazione da parte del personale ed ha reso noto che i responsabili dell’Ufficio si stanno già adoperando per la definitiva risoluzione dei problemi legati alla remunerazione delle prestazioni straordinarie.
La USB, ritenendo che alle promesse debbano seguire atti concreti e che vada sostenuta la battaglia dei lavoratori della Corte di Cassazione, di tutti i lavoratori giudiziari, e più in generale di tutti i lavoratori pubblici per la tutela dei diritti, del salario e della dignità, per la difesa delle garanzie costituzionali e del diritto di tutti i cittadini ad ottenere un servizio pubblico efficace ed efficiente, ha proclamato lo sciopero dello straordinario dei dipendenti della Cassazione, in conseguenza del quale si potrebbero verificare ritardi per l’espletamento della attività referendarie.
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