Abbiamo letto, non senza poche perplessità, uno scambio pubblico apparso anche attraverso gli organismi di stampa in merito alla vertenza Ex-GKN, dove viene richiesto esplicitamente alla cooperativa dei lavoratori di attivarsi per richiedere un tavolo al Ministero.
Una dinamica che non condividiamo, dove la cooperativa GFF, quella dei lavoratori, viene trattata pubblicamente alla stregua di un’azienda qualsiasi, che dovrebbe attivarsi autonomamente per richiedere il tavolo di crisi. Questo non fa che isolare ulteriormente i lavoratori e la loro progettualità che invece dovrebbe essere oggetto di accompagnamento continuo e di sostegno aperto.
La nostra organizzazione si è attivata da tempo e formalmente per richiedere la riapertura del tavolo di crisi, come discusso e richiesto dall’assemblea dei lavoratori. Pensiamo che il Governo in questo caso deve assumersi la responsabilità di convocare tutti i soggetti sindacali e istituzionali ad un tavolo complessivo.
Il Governo e la regione si sono incontrate per “mettere sul piatto eventuali prospettive future”. Il Governo ritiene che queste prospettive non debbano essere oggetto di discussione e di valutazione tra le parti? Ribadiamo pubblicamente la nostra richiesta di riapertura del tavolo.
Ad onore della verità l’ultimo incontro presso il Ministero avvenuto il 2 Marzo 2023 si è concluso con la proposta della On. Fausta Bergamotto di chiedere all’azienda il ritiro della liquidazione, il pagamento degli stipendi e in parallelo a questo si è condiviso di avviare lo scouting della Regione. Chiediamo al Ministero dove è finita quella proposta, cosa è successo per stravolgere completamente la posizione del Ministero? E ci chiediamo anche perché nessuno, oltre alla nostra organizzazione, in parallelo ai lavoratori, sta chiedendo conto di questo. Invece anche mezzo stampa sta passando una narrazione fuori dalla realtà dei fatti.
Lo diciamo al Governo, alla Regione soggetti tra cui sta avvenendo un rimpallo politico che non fa sicuro il bene dei lavoratori: in questo paese, davanti alle trasformazioni in atto e nel quadro della transizione ecologica, non può passare l’idea che i lavoratori si salvano da soli.
La progettualità dei lavoratori va visionata al più presto e sostenuta. Deve essere assunta come elemento centrale e di partenza su cui andare a definire un perimetro industriale più ampio, uno su tutti il condominio industriale di cui si sta già discutendo.
Questo percorso ovviamente deve essere garantito dallo Stato e dalla Regione che ci devono mettere gli strumenti normativi e soprattutto soldi, a salvaguardia non solo dei lavoratori della cooperativa ma per tutto il perimetro occupazionale uscito dalle infauste scelte di GKN.
Roma, 15 ottobre 2023
USB Industria Nazionale - Lavoro Privato