Dopo la manifestazione dell’11 luglio 2013, nel corso della quale centinaia di dipendenti avevano occupato il cortile di Palazzo Archinto sede storica dell’Azienda, i Dirigenti hanno deciso di prendere tempo e rinviare a lunedi 22 luglio l’incontro, che inizialmente era previsto per giovedì 18.
Nel frattempo, tuttavia, partono le ritorsioni, indirizzate soprattutto contro alcuni rappresentanti dell’Unione Sindacale di Base che hanno tracciato la linea della protesta durante le assemblee tenutesi in tutte le sedi di lavoro.
Pietro Cusimano e Antonella Montelli, attivisti sindacali riconosciuti, hanno ricevuto richiami e contestazioni per motivi solo apparentemente legati all’attività lavorativa, richiami che, data la tempistica, si rendono estremamente sospetti.
A Montelli è stato contestato uno “scarso rendimento lavorativo”, mentre a Cusimano - che è un impiegato! - di lavorare con calzature non idonee.
Queste contestazioni fanno seguito a quella di un’altra dipendente, che si era permessa di esprimere il proprio punto di vista sulla riduzione del personale notturno, durante una riunione di reparto alla presenza di alcuni parenti di ospiti ricoverati.
USB ha contestato anche il comportamento di Dirigenti e Funzionari che, in occasione delle assemblee, hanno omesso di apporre gli obbligatori avvisi all’utenza, mettendo così in difficoltà gli operatori e gli stessi utenti degli istituti; altre irregolarità sono state riferite nella rilevazione dei nomi dei lavoratori partecipanti alle assemblee e nella predisposizione dei contingenti minimi, previsti in occasione di scioperi e assemblee.
L’Unione sindacale di Base valuterà le future azioni sia sul piano politico-sindacale che su quello legale, a tutela dei lavoratori e dei propri dirigenti sindacali.
Il Coordinamento Aziendale USB - ASP Golgi-Redaelli