I bambini non la devono pagare.
Anche nelle scuole di Brescia sono iniziate le lezioni, ma per i bambini delle prime classi della primaria i primi giorni sono giorni di amarezza: al momento dell’accesso alla mensa, infatti, molti di loro sono dovuti tornare a casa, prelevati dalle famiglie avvisate il giorno stesso, che hanno dovuto riorganizzare le proprie giornate per una dolosa mancanza del Comune.
Cosa è accaduto? Il comune di Brescia non ha inviato i bollettini alle famiglie per il pagamento del servizio mensa (servizio naturalmente appaltato a privati che pretendono un pagamento esoso e rigorosamente anticipato). Le famiglie, naturalmente, non hanno ricevuto nessun tipo di avviso, non un sollecito, figurarsi delle scuse, ma semplicemente l’avviso, il primo giorno di scuola, a lezioni iniziate, che i loro figli non potevano fermarsi per il pasto con i compagni adempienti “per caso”: alcuni avevano ricevuto il bollettino, altri no, tutto affidato alla sorte.
Il comune di Brescia, mostrando incapacità amministrativa e assoluta mancanza di rispetto per l’adempimento dell’obbligo scolastico e per il diritto allo studio e al tempo scuola dei piccoli (perché la mensa è tempo scuola, lo ribadiamo con forza, e l'allontanamento di uno studente si configura come grave lesione del fondamentale diritto allo studio, una lesione che potrebbe comportare gravi conseguenze per i dirigenti scolastici che l'hanno permessa e per l'amministrazione) non ha cercato in alcun modo di sopperire ad un proprio errore, di rimediare ad una sua gravissima mancanza; ha semplicemente inviato con notevole ritardo i bollettini, che solo ieri le famiglie hanno potuto pagare affinché i bambini fruiscano della mensa non da oggi, ma tra qualche giorno.
USB Brescia e USB Scuola Lombardia esprimono tutto il loro sdegno nei confronti di un’amministrazione comunale che scarica sulle famiglie le proprie manchevolezze e, soprattutto, assume degli atteggiamenti in palese violazione dei diritti dei più piccoli.
I BAMBINI NON LA DEVONO PAGARE!
Non devono pagare l’inettitudine di questi amministratori.
Non devono essere vittime delle manchevolezze della burocrazia, né tanto meno della criminale dismissione dello Stato e del servizio pubblico cui assistiamo da decenni in favore del profitto e dei privati.
Non possono vedersi sottratto il tempo scuola, che è un diritto-dovere di ogni bimbo che abita le nostre città.
Chiediamo un incontro urgente con il sindaco e con gli assessori alla Pubblica Istruzione e alle Politiche per la Famiglia, per affrontare le responsabilità dell’Amministrazione in questa vicenda e ci mettiamo a disposizione di tutte le famiglie bresciane per rivendicare insieme il diritto dei bambini ad un’istruzione pubblica, gratuita e di qualità, ad una scuola accogliente ed inclusiva, alla serenità e alla gioia di un’età che non può e non deve essere turbata dall’incompetenza di politici ed amministratori che, dimentichi di essere al servizio dello Stato Sociale sancito dalla Costituzione della Repubblica, infrangono i diritti essenziali dei cittadini e dei minori.
Per maggiori informazioni
USB Brescia, via Corsica 142, 030 3373268, brescia@usb.it