USB definisce semplicemente provocatoria,la piattaforma aziendale presentata in questi
giorni sul Premio di Produzione e relativa decontribuzione.
Provocatoria perché nel 2012, con la disdetta degli accordi, l’Azienda ha tolto dei diritti
acquisiti ottenuti con rinunce salariali in precedenti Contratti Integrativi, aumentando i
carichi lavorativi (ad esempio come la sosta alle pomeridiane e il termine delle stesse entro
le 21,30).
Oggi, dopo due anni e mezzo dalla scadenza dell’ultimo Contratto Integrativo, l'Azienda
nei fatti, ne propone il rinnovo con una logica di autofinanziamento chiamata
decontribuzione.
Attraverso un minore contributo al fisco, quindi meno stato sociale, si aumenta il netto in
busta paga rimasto fermo da 7 anni a causa del Contratto Nazionale scaduto.
Questa politica apre un precedente a una logica autodistruttiva per i lavoratori, perché in
futuro, per arrivare a fine mese, saranno costretti ad altre rinunce.
Ulteriori aggravi dei carichi di lavoro comprometteranno ancora di più e seriamente la salute
degli autoferrotranvieri, prima di raggiungere la sempre più lontana pensione.
Il fronte sindacale con le proprie RSU di GTT hanno perso definitivamente le capacità di
rivendicare il salario attraverso il rinnovo dei contratti.
Perché si prestano anche solo a discutere una simile proposta? Deve essere il Presidente della Commissione di Garanzia Roberto Alesse, in una dichiarazione del 1 luglio, a ricordare al Governo (ed ai sindacati confederali) che il contratto degli autoferrotranvieri è scaduto da sette anni e ad esortarne la sua definizione? Le RSU ultimamente elette sono state convocate Venerdì 25 luglio per il primo incontro, lunedì 28 luglio per il secondo incontro e mercoledì 30 luglio per il terzo ed ultimo incontro. I lavoratori, ancora una volta, verranno informati delle decisioni, novità e ripercussioni sulla propria pelle al ritorno dalle loro vacanze. La nostra organizzazione respinge tutto ciò, così come ha rifiutato di sottoscrivere il “Testo Unico sulla Rappresentanza Sindacale”. Se il 51% della rappresentanza sindacale dovesse accettare la proposta Aziendale, chiunque, sia contrario tra le sigle che hanno sottoscritto il “Testo Unico sulla Rappresentanza Sindacale” ( CGIL, CISL, UIL, UGL, FAISA e FAST) non potrà opporsi alla decisione . Nessuno tranne USB, che nel frattempo presenterà una piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo condivisa e costruita con i lavoratori. Così….giusto per ricordare!