LA COSIDDETTA “CONCERTAZIONE” TRA LE CONFEDERAZIONI SINDACALI E GLI ENTI/CASSE PREVIDENZIALI ACCRESCE LA CRISI SOCIALE ED ECONOMICA DI MOLTISSIME FAMIGLIE ITALIANE.
Le confederazioni sindacali CGIL – CISL – UIL sono presenti negli organi statutari degli Enti/Casse previdenziali, forse per rafforzare (sic!) la funzione “sociale” assegnata a tali organismi?
A tale domanda la risposta è NO! NO! NO!
Infatti, dopo aver dissipato milioni di euro versati dai propri iscritti nel gioco della “roulette” con investimenti mobiliari altamente speculativi ed oltremodo rischiosi, gli Enti/Casse previdenziali pensano bene di rivolgersi al BANCOMAT degli inquilini nel tentativo di ripianare le conseguenti perdite accumulate nei bilanci.
Con le organizzazioni sindacali di categoria SUNIA – SICET – UNIAT (riconducibili alle predette confederazioni “consociative”) - senza tralasciare UNIONE INQUILINI (che prima sottoscrive e poi ritira la propria firma dal solo accordo ENPAIA ma accetta tutto il resto e continua a partecipare al lauto “banchetto”), gli Enti/Casse previdenziali stipulano accordi capestro che – ormai da alcuni anni – stanno progressivamente gettando sul lastrico gli inquilini vessati da condizioni economiche sempre più insostenibili ed inique.
Fioccano così incrementi dei canoni di locazione esorbitanti (fino al 300%), dismissioni di immobili a prezzi “fuori mercato” (superiori a quelli certificati “medi di mercato” ovvero da perizie tecniche), richieste di arretrati “contra-legem, liberatorie per vizi occulti, etc, insomma angherie su angherie: per chi non accetta o non può accettare c’è solo “il cielo non sempre stellato” perché si apre non solo il capitolo dei procedimenti di sfratto per finita locazione o per morosità anche se involontaria, ma anche il dramma dei mutui promessi ma non concessi dagli istituti bancari prescelti con gara pubblica dagli stessi Enti/Casse.
LA MISURA E’ COLMA E LA PAZIENZA DEGLI INQUILINI E’ FINITA!!!
Tra le numerose iniziative intraprese, vi è anche un esposto indirizzato al Segretario Nazionale CGIL, al Comitato di Garanzia CGIL Nazionale ed al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali affinché sia riconosciuta l’incompatibilità della partecipazione nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione ENPAIA dei due rappresentati della CGIL ai sensi dell’art 7 dello statuto della medesima confederazione.
GLI INQUILINI CONTINUERANNO A DIFENDERE I PROPRI DIRITTI SENZA “SE” E SENZA “MA”, COMUNQUE E SEMPRE, FINCHE’ NON SARANNO RICONOSCIUTE E RISTABILITE CONDIZIONI EQUE ED ECONOMICAMENTE SOSTENIBILI.