COMUNICATO STAMPA USB
IL RESPONSABILE NAZIONALE ASIA-USB SI BARRICA A ROMA IN UN APPARTAMENTO PER RESISTERE ALLO SFRATTO OPERATO CON LE FORZE DI POLIZIA.
Dall’alba di questa mattina a Roma in Via dell’Imbrecciato 239 alla Magliana, alcune famiglie del gruppo “ Inquilini Resistenti” con il Responsabile Nazionale dell’AS.IA – USB Fascetti Angelo, si sono asserragliate nell’appartamento di Massimo per impedire il suo sfratto eseguito con le forze di Polizia.
I mancati impegni riguardano il blocco degli sfratti che il Governo Monti, attraverso i ministri competenti, aveva inserito nei suoi impegni.
Blocco degli sfratti ormai assolutamente necessario, in particolare nelle città a più alta densità abitativa, alla luce della situazione resa ancora drammaticamente più grave dalla crisi e dalla pervicace volontà del governo e delle amministrazioni locali di cedere ai privati il patrimonio abitativo attraverso privatizzazioni e dismissioni di massa che avranno come unico obbiettivo quello di “ arricchire” immobiliaristi e speculatori.
Il governo Monti, come sua pratica, fa finta di assumere impegni politici e poi concretamente continua nella linea di attacco furioso ai diritti e alla vita dei cittadini e dei lavoratori italiani.
Roma 26.11.2012 AS.IA – USB
(LZ) CASA. ROMA, MORASSUT: QUESTORE E PREFETTO FACCIANO CHIAREZZA
"RISOLVERE SITUAZIONE ENTI, CAMERA APPROVI MOZIONI GIÀ PRONTE".
(DIRE) Roma, 26 nov. - "È in corso in via dell'Imbrecciato 136, alla Magliana, uno sfratto esecutivo per morosità nei confronti di una famiglia conduttrice di un alloggio di proprietà del Fondo pensioni della Banca di Roma. Una famiglia che fino ad oggi ha sempre regolarmente pagato l'affitto al fondo". Lo afferma in una nota Roberto Morassut, deputato del Pd.
"Dalle informazioni che pervengono dalle organizzazioni sindacali - continua Morassut - sembra che tuttavia l'alloggio fosse stato già venduto ad un terzo che non recependo l'affitto ha promosso lo sfratto. Se queste informazioni fossero così confermate, saremmo di fronte a una situazione paradossale e assolutamente ingiusta, che confermerebbe la situazione di incertezza e di precarietà per le famiglie che sono oggi investite dal dramma della dismissione delle case degli enti pubblici e privatizzati previdenziali delle casse e dei fondi".
Per queste famiglie, prosegue il deputato, "in Parlamento ci stiamo battendo affinché si pervenga ad una moratoria che impegni il governo ad un riordino di questa complessa materia che coniughi criteri di equità e giustizia sociale e la necessità di reperire risorse fresche per gli enti pensionistici e per gli oneri previdenziali che debbono onorare".
"Faccio appello al prefetto e al questore - conclude Morassut- perché si faccia immediatamente chiarezza sull'accadimento di stamattina, e alla presidenza della Camera e alla conferenza dei capigruppo perché al più presto si approvino le mozioni parlamentari già dibattute e proposte dal Pd, dal Pdl e dall'Udc sulle vendite e sul rinnovo dei contratti d'affitto delle case degli enti, dei fondi e delle casse previdenziali dello Stato, pubbliche e privatizzate".
(Com/Rel/ Dire)