L’intervento del Governo per contrastare l’emergenza abitativa nella Regione Lazio sarà economicamente esiguo: 44 milioni di Euro, cui si aggiungono altri 10 milioni rastrellati dalle casse regionali. Vorremmo dire che sono briciole, ma non possiamo, perché non sono nemmeno briciole. Per avere un termine di paragone, il solo Comune di Roma ne ha impegnati 500, dieci volte tanto, per la Capitale. Invece i 44 milioni + 10 del Mit a guida Salvini serviranno tutta la Regione.
Ma non solo, al di là dei titoloni si scopre che i fondi dovranno finanziare una serie di interventi: recuperare e riqualificare patrimonio pubblico, aumentare le case popolari, realizzare interventi di rigenerazione urbana, finanziare l’edilizia agevolata etc… il tutto ovviamente per aiutare tutte quelle famiglie che non riescono a pagare l’affitto o la rata del mutuo. A voler usare una metafora è come andare a fare la spesa per il pranzo di Natale con cinquanta centesimi di Budget: non bastano nemmeno per prendere il carrello! Si perché se 54 milioni sono pochi solo per l’edilizia sovvenzionata, e rimangono pochi per la sola città di Roma, figuriamoci per tutta la Regione Lazio e per un numero non trascurabile di problemi sui quali intervenire.
Tra l’altro sorge il dubbio che il finanziamento non sia il primo di una serie, ma l’unico che il Ministro leghista sia intenzionato ad effettuare. Questo perché si assegnano tre anni alla realizzazione concreta degli interventi, guarda caso lo stesso numero di anni di legislatura rimasti. Ci auguriamo di sbagliare. Così come ci auguriamo che il Governo si impegni seriamente a proporre un Piano Casa Nazionale da un milione di case popolari ed a cambiare la legge sui canoni di locazioni, ormai denunciati come insostenibili da tutti, anche dai quotidiani che rappresentano la parte proprietaria.
Asia-Usb