L’Unione Sindacale di Base di Roma e Lazio partecipa all’assemblea pubblica, indetta unitamente ai movimenti cittadini, che si terrà lunedì 14 novembre in piazza del Campidoglio, dalle ore 16.00. L'assemblea rappresenta un ulteriore momento di unione delle lotte dei lavoratori con quelle dei precari, degli studenti, dei movimenti per il diritto all'abitare, per la tutela dei beni comuni e per la difesa del territorio nella città di Roma.
“Sia i lavoratori del settore pubblico che quelli del privato - denuncia Francesco Staccioli, dell’Esecutivo regionale USB – sono coinvolti in vertenze sempre più aspre, che dimostrano come questa città abbia un bisogno disperato di affrontare i gravi problemi che la stanno opprimendo. Alemanno e la sua Giunta invece rispondono restringendo gli spazi della protesta e criminalizzando i lavoratori, anche quando si limitano ad applicare alla lettera le normative di sicurezza, come successo nei giorni scorsi in ATAC”.
Spiega Staccioli: “La questione dei nidi e delle scuole dell'infanzia, la grave crisi dell'ATAC, a cui si vuole porre mano riducendo occupazione e diritti, aumentando il costo del biglietto e tagliando il servizio; i mancati investimenti nell’AMA, sempre più indebitata e senza un piano di differenziazione seria dei rifiuti; un vasto precariato, che in tante realtà, come al Teatro dell'Opera di Roma, aspetta ancora di trovare soluzione. Ed ancora - prosegue il sindacalista USB - una cassa integrazione sempre più diffusa e devastante, come in Alitalia; la situazione disperata delle cooperative sociali; i tagli inferti agli enti locali dall'ultima manovra, sono solo alcune delle questioni che vedono la totale assenza dell'intervento politico da parte dell'amministrazione capitolina, se non riproponendo l'unica ricetta in voga, quella di privatizzare e tagliare i servizi, svendere i beni comuni, deturpare il territorio e far pagare sempre gli stessi, i più deboli”.
“Con questa assemblea - conclude Staccioli - vogliamo sfidare i divieti di Alemanno e mandare un messaggio chiaro al Sindaco e alla sua Giunta: avete avuto molto tempo per capire i problemi della città, dei suoi cittadini e dei suoi lavoratori, adesso a Roma è ora di cambiare, perché questa volta la crisi la dovete pagare Voi”.
Aderente
alla FSM