Ieri, 8 settembre, abbiamo assistito per l'ennesima volta alla arrogante messa in scena di una rappresentanza sindacale che non riconosce la democrazia come principio fondante della propria attività. Alla riunione tra le organizzazioni sindacali e i dirigenti dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Milano CISL e Snals hanno impedito la presenza della delegata USB Scuola Milano che aveva fatto richiesta di partecipare all'incontro come uditrice.
I lavoratori tutti dovrebbero interrogarsi su queste prese di posizione chiedendosi da quali ragioni siano dettate. Cosa c'è da nascondere? Perché a un incontro tra USP e OOSS viene negata la partecipazione a un'altra delegata sindacale sulla base del criterio formale della rappresentanza? Quanto questi sindacati sono realmente rappresentativi? Gli iscritti a questi sindacati i cui dirigenti sono così poco avvezzi alla democrazia dovrebbero chiedersi se costoro operano davvero con trasparenza nei confronti dei lavoratori e in generale della categoria. Per esempio esiste un verbale di questi incontri scritto, pubblicato e quindi condiviso con tutti i lavoratori? Conoscono i lavoratori gli esiti di questi incontri e l'ordine del giorno viene davvero rispettato? Sanno cosa viene deciso a questi tavoli e con quali modalità ciò che si concerta viene poi realizzato?
Affinché sia ben chiara l'importanza dell'incontro a cui ci hanno negato di presenziare segnaliamo che l'ordine del giorno verteva su due temi fondamentali: Contratti assunzioni Tempo Indeterminato e Contratti assunzioni Tempo Determinato. Sanno gli iscritti a tutti i sindacati, con più o meno rappresentanza, che cosa si è deciso ieri all'USP di Milano rispetto alla ridistribuzione dei posti in ruolo avanzati dalle nomine a tempo indeterminato sul sostegno? Quali criteri verranno adottati per questa ridistribuzione e, soprattutto, quali saranno le tempistiche? Cosa è stato deciso, invece, per le assunzioni a tempo determinato e come procederanno gli uffici rispetto alle nomine che alcune scuole stanno operando con contratti fino all'avente diritto nonostante le operazioni di nomina non siano ancora concluse?
Ci domandiamo quali siano le vere motivazioni che inducono CISL e Snals a temere la nostra presenza ai tavoli al punto da escluderci da questi incontri con un prestesto meramente formale. A quel tavolo noi pretendiamo di partecipare in futuro non solo per affermare un principio di democrazia ma anche per lottare e ottenere il rispetto della normativa e tutti i vantaggi utili ai lavoratori. Forse per questo i sindacati collaborazionisti a quel tavolo non ci vogliono?
Riteniamo che tutti i lavoratori della scuola di Milano e provincia debbano chiedersi perché viga una totale mancanza di trasparenza e condivisione con tutti i lavoratori delle decisioni prese in questi incontri che secondo noi, invece, dovrebbero essere pubblicizzati con verbali dettagliati in quanto in gioco vi sono sempre il destino e la vita lavorativa di molti docenti e ATA. I lavoratori dovrebbero essere adeguatamente informati sull'attività svolta dalle organizzazioni sindacali che a quei tavoli siedono soltanto grazie a un calcolo associativo frutto delle tessere e della fiducia espressa dai lavoratori.
Al momento della verifica della fiducia espressa forse i lavoratori capirebbero davvero chi è e come opera un sindacato realmente rappresentativo.
USB Scuola Milano
Aderente
alla FSM