Al termine di una estenuante trattativa con la Direzione Aziendale, la quale tralaltro conta tra i soci uno dei cugini dello stesso Cesaro, Presidente della Provincia di Napoli, condotta presso tutte le sedi istituzionali in provincia di Napoli e di Caserta, i lavoratori addetti al servizio di vigilanza armata dell'Istituto “San Michele”, aderenti all'Unione Sindacale di Base, e che hanno già effettuato una giornata di sciopero per il 1 ottobre, proclamano oggi stato di agitazione permanente, per rivendicare diritti e salario. Gli operatori lavorano tutti su siti altamente sensibili: dal loro servizio dipendono la sicurezza di svariate banche in provincia di Napoli e Caserta, dell'Ospedale di Aversa e di tutto il polo scientifico-universitario della stessa città normanna. Eppure, nonostante l'importanza ed il ruolo strategicamente indispensabile di tale servizio, ai lavoratori non sempre sono state garantite le regolari retribuzioni mensili; testimonianza di ciò è costituita dal fatto che ancora ad oggi, risultano essere impagate alcune mensilità, come immaginare che gli operatori, i quali quotidianamente espongono loro stessi a potenziali pericoli per garantire l'incolumità altrui, possano lavorare gratis! A ciò si aggiunge uno stato praticamente permanente di ritardo nella corresponsione delle retribuzioni e delle spettanze, con grande effetto proditorio per coloro i quali, ad esempio, sono esposti debitoriamente verso istituti finanziari attraverso cessioni del quinto dello stipendio da effettuare con scadenze precise. Sembra poi mancare del tutto una vera e propria volontà di regolarizzare e razionalizzare l'organizzazione del lavoro aziendale: a ciascun operatore non viene infatti fornito il turno settimanale di impiego, bensì, giorno per giorno, viene comunicato l'ordine di servizio contenente l'indicazione della locazione lavorativa, risultando così impossibile la programmazione degli impegni personali per la giornata! A ciò si aggiunga che su alcuni lavoratori pende ancora una tremenda spada di damocle, in forza del fatto che essi sono ancora inquadrati con contratto a tempo determinato, in attesa e speranza di rinnovo. Per tutte queste ragioni, i lavoratori aderenti all'Unione Sindacale di Base, stanchi di innumerevoli e purtroppo inconcludenti tavoli concertativi tenuti presso le Prefetture di Napoli e Caserta, hanno deciso di incrociare le braccia e di continuare, anche nei giorni successivi, a mantenere lo stato di agitazione su tutti i cantieri interessati; in particolar modo è emersa la volontà degli stessi di indire alcune ore di assemblea sul posto di lavoro, interrompendo nuovamente il servizio, affinchè più alta si levi la loro voce. Ogni pazienza ha un limite, ed ogni uomo ha una soglia di sopportazione, oltre i quali, la lotta e la rivendicazione, divengono scelte obbligatorie. Per i lavoratori dell'Istituto “San Michele”, questo limite e questa soglia, sono stati ormai superati! Stato di agitazione permanente, fino al nuovo sciopero!
Aversa (CE), 06/10/2012
UNIONE SINDACALE DI BASE
LAVORO PRIVATO
CAMPANIA