I NUOVI PROFILI PROFESSIONALI NON CORRISPONDONO ALLE ASPETTETIVE DEI LAVORATORI DEI BENI CULTURALI
La conferma del taglio del 10% alle dotazioni organiche per l’anno
2010, al salario accessorio e il blocco degli aumenti salariali e delle
assunzioni con il conseguente aumento dei carichi di lavoro, hanno
determinato una situazione in cui il nuovo ordinamento
professionale viene vissuto dai lavoratori dei Beni Culturali con
molta preoccupazione e rabbia.
La preintesa concernente l’ordinamento professionale (nuovi profili
professionali), sottoscritta da alcune OO.SS. e non
dall’RdB/USBMBAC, il giorno 21 luglio 2010, stesso mese dei
famigerati accordi di luglio del 1993, non prevede alcun
riconoscimento del mansionismo, anzi, conferma una maggiore
flessibilità del personale .
L’intesa sottoscritta è oggetto di verifica da parte dell’ARAN, con
successiva sottoscrizione delle parti sociali e pubbliche.
L’Amministrazione, per far fronte al mancato ricambio
generazionale e al necessario aumento del personale, ha
individuato profili professionali che prevedono forme di flessibilità e
formulazioni più ampie (mansionismo d’area), che tengono conto
esclusivamente delle esigenze del Ministero.
Invece nessuna risposta concreta viene data a quei lavoratori che
rimarranno completamente esclusi da qualsiasi ipotesi di
passaggio al livello superiore, a quelli che pur svolgendo
sostanzialmente le stesse funzioni percepiscono una diversa
retribuzione, a coloro che sono risultati idonei nei percorsi di
riqualificazione, e a quelli che sono risultati non idonei agli stessi
percorsi di riqualificazione.Questi, infatti non avranno alcun
riconoscimento economico e professionale ma solo una selvaggia
flessibilità delle mansioni.
LAVORATORI EX ATM: RAGGIUNTO IL 100%, PER TUTTE E TUTTI. IL D.P.C.M. è in corso di registrazione alla Corte dei Conti.
L’RdB/USBMBAC E’ DALLA PARTE DEI LAVORATORI