Il filosofo Noam Chomsky ha teorizzato il potente principio metaforico della rana bollita. Un’assuefazione e una resilienza al degrado e allo sfacelo che sta attraversando il Comando di Roma. Come la rana nel pentolone, i Pompieri di Roma e Provincia, sono nella condizione di chiudere i distaccamenti per mancanza di personale e di sospendere mezzi fondamentali come le autoscale o le autobotti. Questo sia per la mancanza di uomini o addirittura per la penuria di mezzi sempre rotti. Proprio l’altro giorno sulla strada principale di Formello la Squadra di Campagnano è rimasta in panne in mezzo alla strada congestionando il traffico. Il tutto sotto gli occhi increduli dei Cittadini che hanno visto un mezzo non più rosso, ma rosa antico, essere potato via da un carrellone. Cosa assai più grave è che il cambio del mezzo ed il trasbordo del materiale è stato effettuato in mezzo alla strada dove i colleghi si vergognavamo come ladri, facendo una figura ignobile. Anche la partenza di Ostiense è stata riparata alla bene e meglio in mezzo alla strada per raggiungere, con difficoltà, l’Officina. Lì è stata fatta una riparazione volante con due fascette. Peccato però che dopo due ore il mezzo si è rotto nuovamente. Questi sono solo gli ultimi episodi di una triste ed infinita lista. Coloro che dovrebbero portate il soccorso non riescono a farlo come dovrebbero per colpa di un’Amministrazione e di una politica che fa finta di ascoltarci. Alla mancanza di organico si sopperisce con ore di straordinario andando a gravare sui Lavoratori spolpandoli fino all’osso. La nostra Amministrazione ingolosisce i Lavoratori con i denari, ma questo comporta: stress e a tutta una lunga catena di problemi che secondariamente insorgono. Siamo ormai alla deriva in una tempesta perfetta che passa dalle alluvioni agli incendi di immondizia e capannoni, passando per gli incidenti e le richieste di soccorso. Non riusciamo a garantire il minimo dispositivo di soccorso ordinario e un intervento leggermente più complesso del previsto mette in crisi l’intero sistema. Ce ne stiamo accorgendo proprio ora con gli incendi di sterpi e vegetazione in una Roma rovente. Brucia di nuovo la Riserva di Monte Mario e anche strutture all’interno di Villa Borghese. Per non parlare delle decine e decine di roghi attorno alla cinta del GRA e in Provincia ove occorre anche l’impiego di elicotteri per lo spegnimento Distrutti dalla fatica e con mezzi da museo veniamo surclassati da volontari di Protezione Civile vestiti di tutto punto e con automezzi nuovi di pacca che ci guardano come dei miserabili. Una condizione imbarazzante per la Capitale che si appresta ad affrontare l’anno giubilare con il Comando che cade letteralmente a pezzi. Il Capo del Corpo ed il Sottosegretario hanno comunicato, in un recente incontro al Ministero, che per il Comando di Roma non sarà previsto nessun incremento d’organico. Questo rimangiandosi tutte le promesse fatte pochi mesi orsono. Per Roma ci saranno solo ore di straordinario con il solito sovraccarico di lavoro. La coperta è da tempo la stessa, ma sempre più corta e logora. Siamo davvero allo stremo delle forze! Il nostro ormai, non è più un grido d’allarme, ma un pianto rassegnato. Sperando che nessun Vigile del Fuoco si infortuni in servizio e che soprattutto tutta questa terrificante condizione non vada a discapito dei Cittadini. Siamo davvero stanchi di subire passivamente e non vogliamo fare la fine della rana bollita. Dobbiamo fare uno scatto d’orgoglio per saltar fuori dalla “pentola” invitando tutti i Vigili del Fuoco a combattere e a ribellarsi a questo scempio. Uno sprofondare lento e inesorabile che ormai ci sta rendendo inermi e passivi di fronte ad uno sfacelo simile.
per il Coordinamento Provinciale USB VV.F. Roma
Paolo CERGNAR
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https://www.romatoday.it/attualita/allarme-usb-condizioni-vigili-de-fuoco-roma.html