POMPIERI USTIONATI ALLE MANI PERCHÉ DOTATI DI GUANTI INADEGUATI
USB VV.F, chi ha acquistato questi dispostivi di protezione?
Non bastava un’estate campale, in cui i Vigili del Fuoco hanno dovuto fronteggiare con croniche carenze di uomini e mezzi i numerosi incendi che da nord a sud hanno devastato il nostro Paese. Adesso si aggiunge anche la scarsa qualità dei dispositivi di protezione individuali in dotazione ai pompieri, che espongono i lavoratori a rischi continui.
Una catena di infortuni ha infatti colpito in questi mesi i Vigili del Fuoco, in particolare casi di ustioni di secondo e terzo grado alle mani dei lavoratori impegnati nelle operazioni di spegnimento degli incendi, refertate presso strutture sanitarie pubbliche a Vicenza, Modena e, ultima, Viterbo.
Paradossale la risposta dei dirigenti nazionali, i quali, durante la riunione con il personale di Viterbo che aveva denunciato questa anomalia, hanno dichiarato che i guanti attualmente in dotazione debbono essere usati dopo uno specifico corso di formazione e che – ciliegina sulla torta - non debbono essere utilizzati troppo vicini a fiamme libere!
L’USB VV.F domanda dunque in quale modo debbano operare i pompieri per garantire l’incolumità pubblica: chi verrà a salvarci tra le fiamme se i primi a rimanere ustionati sono i soccorritori?
In secondo luogo, chiede di essere informata in merito a chi abbia deliberato l’acquisto di questi guanti che, nella stessa nota informativa allegata alle confezioni, “NON SONO ADATTI PER OPERAZIONI SPECIALI DI LOTTA CONTRO L’INCENDIO”.
Secondo l’USB VV.F, si tratta di una vicenda che appare ancor più grave e paradossale se si considera che i Vigili del Fuoco debbono svolgere le attività di prevenzione e di controllo anche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ufficio Stampa USB Rossella Lamina
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In allegato la scheda tecnica dei guanti