Lavoratori,
avete letto bene, sarebbe, perché se avessimo scritto fosse, tutto tornerebbe normale.
Quante risate ci siamo fatti guardando il prof. dr. Guido TERSILLI, che da medico della mutua, divenne poi primario della clinica Villa Celeste convenzionato con la mutua.
Questa volta, però, pare ci sia poco da sbellicarsi dalle risate. Semmai, se alcuni riscontri dovessero corrispondere al vero, ci sarebbe solo da essere realmente preoccupati.
Prendiamo spunto da un comunicato apparso sul sito del Sindacato dei militari a firma di Luca Marco COMELLINI, qui allegato.
Il comunicato de quo affronta la tematica dell’iscrizione agli albi professionali del personale esercente le professioni sanitarie che, negli Istituti di medicina aerospaziale dell’Aeronautica militare italiana, attesta l’idoneità al volo degli aeronaviganti.
Tutto nasce da un punto interrogativo: sono validi gli esami di semeiotica strumentale eseguiti da personale militare delle professioni sanitarie sprovvisto di titolo abilitante all'esercizio della professione, cioè non iscritto ai rispettivi albi professionali?
Di seguito riportiamo fedelmente uno stralcio del comunicato: “La mancata iscrizione agli Ordini Professionali da parte dei militari che esercitano una professione sanitaria nell’ambito delle strutture mediche delle forze armate, oltre ai possibili risvolti penali in relazione alla violazione dell’articolo 348 cp, potrebbe avere effetti anche sulla validità legale di tutte le indagini di semeiotica strumentale e degli esami eseguiti, ad esempio, per il rilascio dei certificati per il conseguimento, il rinnovo, la rivalidazione dell’idoneità psicofisica del personale aeronavigante (piloti, navigatori, equipaggi di volo, assistenti) non solo dell’Aeronautica Militare ma anche di altre forze armate e delle forze di polizia, nonché dei piloti e degli assistenti di volo dell’Aviazione Civile”.
Ora, prendendo per assurdo che l’aeronautica voglia fare come cavolo gli pare per il suo personale aeronavigante e, accettando che con un atto normativo si voglia glissare anche sul giudizio di idoneità del quale vogliono avvalersi anche gli altri due corpi militari (ohps…tra i corpi militari si sono infilati nel novero anche i carabinieri), se tutto corrispondesse al vero, come la mettiamo con i corpi civili dello Stato?
Abbuoniamo anche i corpi civili perché noi italiani siamo generosi, ma che ci diciamo alle compagnie aeree commerciali che si avvalgono dei servigi dell’Istituto di medicina aerospaziale dell’Aeronautica militare italiana, circa l’idoneità al volo del proprio personale?
VABBUON…sino ad ora abbiamo scritto di professionisti che hanno la testa sulle spalle e migliaia di ore di volo che avvalorano le idoneità riconosciute dall’IMAS, ma come la mettiamo con i giovanotti che si approcciano al mondo dell’aria iscrivendosi alle scuole di volo?
L’accertamento IMAS si compone di vari esami diagnostici e strumentali che, unitamente al parere di medici specialisti in varie discipline, si traduce in un documento approvato da una commissione circa l’idoneità al volo.
Ora però, se tutto fosse vero, significherebbe che tutte le attestazioni di idoneità mancherebbero di fondamento giuridico perché verrebbero a cadere quelle fondamenta professionali su cui si costruisce l’intero accertamento sanitario.
Chi scrive, in questo momento ricorda il co-pilota Andrea Lubitz e il tragico volo della Germanwings schiantatosi il 24 marzo 2015 sulle alpi provenzali… ma questa è tutta un'altra storia.
Adesso, come USB, ci chiediamo come si comporteranno i dirigenti del servizio aereo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco?
Hanno costoro cognizione che se tutto fosse vero, ci potrebbero essere delle implicazioni in ordine all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo e all’Ispettorato Sicurezza Volo?
Seee vabbé, ma de che stamo a trattà… era appena il 29/9/2018 in cui facevamo notare che alla sicurezza volo del CNVVF si nominava responsabile un tale del quale si ignora il suo curriculum e che supponiamo essere almeno dottore in qualche cosa, ma non sappiamo quanto conosca della Sicurezza Volo.
E allora… non sarebbe a questo punto meglio rivolgersi al caro prof. dott. Guido TERSILLI e magari famo na convenzione coa Mutua?