Il Governo nella seduta del Consiglio dei Ministri di ieri ha emanato il decreto legge: Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.Il decreto legge è immediatamente esecutivo ma può essere modificato in sede di conversione entro 60 giorni dalla pubblicazione.
Del Contenuto dello stesso, non ancora integralmente pubblicato, abbiamo tuttavia qualche notizia e nei prossimi giorni, forse già domani, dovrebbe essere sul sito della presidenza del consiglio dei ministri e sui giornali.
Dalle notizie informali che abbiamo sul contenuti letterali dello stesso, tuttavia, emergono bruttissime notizie sulla questione PRECARI: il decreto legge contiene norme che bloccano i processi di stabilizzazione già a partire dal 2009 e che escludono da subito anche i co.co.co. oltre che gli interinali e gli esternalizzati dai processi di stabilizzazione.
In sostanza dal testo ufficioso si legge che:
1. per le amministrazioni verticali (ministeri, parastato, ecc.) la stabilizzazione dei precari che prima era possibile a copertura del 40% del tourn over anche nel 2009 (comma 526 della finanziaria 2007), con il nuovo decreto legge viene ridotta al solo 10% delle cessazioni dal servizio dell’anno precedente.
2.Per il personale delle università la possibilità di assunzione in generale e dei precari, in particolare per il 2009, è anch’essa ridotta al solo 20% delle cessazioni dell’anno precedente
3. Ma cosa più importante! il decreto legge prevede – citiamo testualmente:
“ le pubbliche amministrazioni, nell’attuazione delle procedure di stabilizzazione previste dalla normativa vigente, non possono inserire come destinatari diretti di tali procedure soggetti utilizzati con contratti di lavoro autonomo, IVI COMPRESI I CONTRATTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA, DI SOMMINISTRAZIONE O COMUNQUE CON RAPPORTI NON QUALIFICABILI COME LAVORO SUBORDINATO A TEMPO DETERMINATO ALLE DIRETTE DIPENDENZE DELL’ENTE, fatta salav la specifica disciplina per i soggetti utilizzati in attività socialmente utili. Le assunzioni effettuate in violazione del presente articolo sono NULLE.”
4.Infine fino all’emanazione del DPCM (90 giorni) che dovrà stabilire quanto possano o meno assumere in termini di percentuali sulla spesa e sul tour-over, agli Enti Locali la cui spesa del personale è pari o superiore al 50% delle spese correnti è fatto divieto di “procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale.
Possiamo quindi dire che il decreto legge rappresenta il finale attacco, già iniziato con le circolari di Funzione Pubblica a firma dell'ex-ministro Nicolais, al processo di stabilizzazione e alla condizione materiale di centinaia di migliaia di lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni a tutti i livelli; attacco che ridimensiona i processi di stabilizzazione per i lavoratori a tempo determinato e rimette completamente in discussione e in tutti gli Enti, anche locali, tutti gli accordi e intese o deliberazioni che si stavano facendo o portando a termine per le altre forme di precariato e, in particolar modo verso i co.co.co. che nella finanziaria 2008 avevano visto una possibilità di stabilizzazione.
Dobbiamo rispondere a questo attacco con la mobilitazione a tutti i livelli.
Già domani sarà un'occasione importante con le iniziative programmate in varie province, in occasione della giornata nazionale di mobilitazione del sindacalismo di base e con il
presidio dei precari delle P.A. che si terrà a Roma
a partire dalle ore 09.30 sotto Palazzo Vidoni,
sede del Ministero della Funzione pubblica,
in Corso Vittorio Emanuele, 116.
RINNOVIAMO L'APPELLO A PARTECIPARE NUMEROSI!!!!!!!!!!!!!!!
Se a questo indegno stop alle stabilizzazioni si aggiungono le norme ammazza precari già contenute nella finanziaria 2008 e quelle che sono contenute nella Legge Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, è chiaro che, nel completo e colpevole (o consapevole!) silenzio di tutte le forze politiche e di cgil, cisl e uil (che pur essendo a conoscenza fin da ieri dei contenuti del decreto legge non hanno sprecato nemmeno un commento!!...!!), diventa sempre più necessario organizzarsi e far sentire forte e determinata la voce degli oltre 200.000 lavoratori precari ai quali si sta dando come unica prospettiva la precarietà a vita o, peggio, il licenziamento a fine contratto.
Tuttavia la rassegnazione non è una soluzione.
La soluzione è la mobilitazione.
Dopo la giornata di domani, organizzeremo un’assemblea nazionale nella quale ridare voce ai precari e decidere le future iniziative di mobilitazione in vista della finanziaria 2009.
Vi inoltreremo ulteriori aggiornamenti anche a seguito degli incontri che domani si dovrebbero tenere a Palazzo Vidoni.
Buon lavoro, buona lotta e a presto.