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Il 16 settembre sciopero nazionale di tutti i lavoratori degli ICS Maugeri

Nazionale,

La manifesta mancata volontà della dirigenza ICS Maugeri di affrontare i gravi problemi di mancanza di personale e di sicurezza nelle strutture sparse su tutto il territorio nazionale, ha spinto l’Unione Sindacale di Base a nome e per conto dei lavoratori, a dichiarare lo sciopero nazionale di tutti gli istituti Maugeri per il 16 settembre 2022.

In questi ultimi anni, soprattutto tra il 2021 e il 2022, le dimissioni volontarie degli operatori sanitari a partire dalla crisi pandemica da Covid-19, ed in particolare di medici e infermieri (iniziano a scarseggiare anche OSS), sembrano non avere soluzione di continuità e le risposte alle domande dai noi poste continuano a non arrivare. Maugeri non fornisce i numeri ufficiali dei lavoratori dimissionari e continua non farlo nonostante la disponibilità, a questo punto solo dichiarata, in sede di incontro ministeriale. Non è dato sapere quante sono state le nuove assunzioni a fronte della mancanza di personale. I reparti sono più che sguarniti, tanto che la qualità o quel poco che ne rimane è assicurata solo dalla serietà del personale che vi lavora e dall’attaccamento, sempre più esiguo, alla professione.

Turni durissimi e modificati continuamente nel tentativo di coprire i buchi in organico, salti di riposo, impossibilità di usufruire delle ferie o di richiamo in servizio dalle stesse, mancato rispetto del contratto nazionale che la stessa Maugeri ha voluto e ottenuto, peggiorativo rispetto al precedente applicato, tutto ciò con l’assenso di tutti gli altri sindacati, turnazioni che non prevedono la completa copertura nei reparti assicurata, spesso “gratuitamente”, solo grazie alla serietà di chi vi opera e questo perché l’organizzazione del lavoro non prevede il tempo di vestizione e di passaggio di consegne. Gli operatori, tutti i giorni regalano ad un’impresa privata non meno di 15/20 minuti del loro tempo e questo non viene né retribuito né tanto meno riconosciuto. Nell’economia di scala questo incide molto. ICS ha circa 3500 dipendenti).

L’unica risposta di Maugeri per bocca dei propri delegati ai rapporti sindacali è che “non riescono a trovare personale e che è così per tutti” ma nel contempo si palesa la volontà di non trattenere chi dà le dimissioni offrendo qualcosa di meglio, anche in termini di condizione lavorativa né tanto meno di assumere nuovo personale se non in rari casi (abbiamo ricevuto riscontri di professionisti che dopo aver inoltrato curriculum vitae non sono stati mai contattati o, seppur contattati, mai assunti) e lo stesso accade nei casi in cui nuovi candidati all’assunzione pongono le proprie condizioni per lasciare il proprio posto di lavoro. Maugeri rifiuta quasi sempre le richieste economiche affermando che non è in grado di affrontarle, il che ci pare assurdo.

Rischiare la chiusura di interi reparti ospedalieri per mancanza di personale (le chiusure parziali sono già operative) rimane incomprensibile, forse. A nostro avviso questa non è “qualità”, parola con cui amano sciacquarsi continuamente ma inutilmente la bocca, abusata in questa concitata fase di cambi nei loro vertici, come se non fossero a conoscenza di quanto accade nei piani sotto i loro piedi. A nostro avviso “mal comune” non è mezzo gaudio, mal comune rimane mal comune ed è un qualcosa che non possiamo permetterci il lusso di non combattere.

L’unico soggetto che potrà risolvere il problema, attraverso una seria programmazione nel formare le figure professionali necessarie al reale fabbisogno affinché la Sanità italiana torni ad essere una delle migliori al mondo, è lo Stato attraverso un intervento diretto sia normativo che operativo. Cosa che non potrà sicuramente essere fatta dagli (im)prenditori della sanità privata, tutti presi nel cercare di accantonare profitti tagliando i costi, di cui il principale è quello del personale nonostante salari decisamente più bassi della media europea, sicuramente inferiori a quelli del pubblico, approfittando palesemente di dimissioni volontarie che fanno abbassare di molto il  costo del lavoro, tanto qualcuno che lavora gratis o il doppio per pochissimi soldi in più lo trovano sempre. Il problema è che non si rendono conto, anzi ancora peggio, non hanno alcun interesse a mantenere un sistema sanitario davvero al servizio dei cittadini. Vogliono solo guadagnare, con soldi pubblici e senza praticamente rischio di impresa. Le istituzioni che tutto ciò hanno permesso e che continuano a santificare, stanno a guardare, nel più completo disinteresse.

Chiediamo alla cittadinanza di portare il proprio sostegno ai lavoratori che scenderanno in piazza organizzando presidi presso gli ingressi delle varie sedi degli ICS Maugeri. Il 16 settembre, dalle ore 9,30, manifesta a fianco dei lavoratori Maugeri. Non farlo per loro, fallo per te. Riportare le loro condizioni di lavoro ad una situazione di normalità è un servizio che fai a te stesso.

 

Coordinamento Nazionale USB Maugeri

 

Pavia, 07 settembre 2022