Dall’unificazione di RdB, SdL e consistenti spezzoni categoriali e territoriali della CUB prenderà forma a fine maggio il nuovo sindacato di base italiano. Iniziano infatti a marzo i percorsi congressuali delle varie organizzazioni coinvolte, per giungere al Congresso di unificazione che si terrà a Roma dal 21 al 23 maggio 2010.
Il nuovo soggetto nasce con l’ambizioso progetto di costruire la vera alternativa, concreta, radicata e di massa, al sindacato concertativo storico e di candidarsi ad essere il sindacato conflittuale che serve ai lavoratori italiani. Non la sommatoria di più esperienze ma una nuova soggettività, che rompe con il panorama precedente, rimuovendo tutti gli impedimenti sovrastrutturali che sin qui hanno mantenuto diviso il sindacalismo di base indebolendone la forza e la attrattività.
A questa nuova formazione stanno guardando con attenzione ed interesse anche sindacati storici del panorama autonomo, quali lo SNATER (Telecomunicazioni e RAI) e l’Or.S.A. (Trasporti e non solo) che stanno attivamente partecipando al serrato dibattito in corso.
Il nuovo sindacato avrà una forma snella e pratica, prevedendo due soli blocchi categoriali – il settore pubblico e il settore privato – e una struttura confederale articolata sul territorio nazionale, regionale e provinciale, per meglio rispondere alla richiesta di organizzazione che viene non più solo dai segmenti classici del mondo del lavoro ma anche da quelli di “nuova generazione” quali i precari, i migranti, i disoccupati e coloro che non hanno un reddito sufficiente o hanno il problema della casa.
Grande importanza sarà data anche ai servizi da offrire ai lavoratori e alle lavoratrici, con la costituzione di efficienti servizi fiscali, di patronato, uffici vertenze e legali, sportelli immigrati.
Aderente
alla FSM