Il 4 e 5 Marzo la Banca Centrale Europea terrà il suo consiglio a Nicosia, ma ad attendere i membri dell’élite finanziaria ci saranno, venti organizzazioni sindacali e sociali cipriote, che insieme al PEO organizzazione cipriota affiliata alla Federazione Sindacale Mondiale (FSM), hanno lanciato un’ appello e la piattaforma per una manifestazione nazionale di massa contro le politiche antipopolari della Troika. L’USB parteciperà alla manifestazione insieme con altre organizzazioni sindacali europee aderenti alla Federazione Sindacale Mondiale (FSM).
Sulla base delle politiche decise dall’Unione Europea, che innanzitutto implicano la perdita della sovranità nazionale da parte dei Paesi aderenti, la Troika ha già definito il piano di riforme che il governo cipriota deve mettere in pratica per rifondere i prestiti che la BCE ha concesso alle banche del paese.
Il Piano, riflette in pieno le direttive della troika e mira a spostare la ricchezza prodotta dai lavoratori verso la speculazione finanziaria. I finanzieri di Bruxelles e Francoforte scendono a Cipro per esigere la drastica riduzione della spesa pubblica e con essa la cancellazione delle strutture statali che danno la copertura universale dei servizi ai cittadini come sanità, istruzione, trasporti e pensioni. Nei propositi della BCE c’è l’attuazione di un vasto processo di privatizzazioni sia nei settori chiave dell’economia, come i porti, l’elettricità, le telecomunicazioni e sia nella sanità, nella previdenza e nell’istruzione.
Le politiche imposte dalla Troika hanno comportato e comportano un generale impoverimento del paese, il PIL per l’ennesimo anno registra un -2% e mentre calano salari, pensioni e costo del lavoro, cresce il tasso di disoccupazione che in due anni sale del 10%.
Le ricette imposte dell’Unione Europea, come l’aumento fino al 35% delle tasse sul reddito, determinano il drastico innalzamento dei livelli di povertà del paese, un impoverimento testimoniato anche dal calo dei consumi dei generi di prima necessità.
La Troika, sta conducendo Cipro al disastro economico allo scopo di mettere sotto sorveglianza economicamente e politicamente il popolo cipriota. Quanto sta accadendo a Cipro, è perfettamente in linea con le politiche che i governi nazionali, ispirati dalla troika, stanno mettendo in pratica nel resto d’Europa.
La mobilitazione del 4 marzo non è semplicemente un segnale politico concreto di risposta all’incontro della BCE a Cipro, invitando le altre organizzazioni sindacali di classe europee aderenti alla Federazione Sindacali Mondiale, le forze sindacali cipriote hanno giustamente collocato la giornata di lotta all’interno del più ampio attacco della borghesia europea sta conducendo contro la classe lavoratrice del continente .
Si tratta di un importante passaggio per costruire un percorso di lotte e di opposizione all’Unione Europea con le organizzazioni sindacali della Federazione Sindacale mondiale presenti nei paesi europei con particolare riguardo a quelli dell’Europa del sud
Lottare a fianco a fianco per rompere la gabbia dell’Unione Europea.
USB ufficio internazionale
Aderente
alla FSM