Si è tenuto il 29 giugno scorso il presidio sotto la Prefettura indetto dall'As.I.A. USB.
In una settimana in cui, abbastanza nel silenzio, sono emersi dei dati a
livello nazionale che descrivono una situazione devastante per le condizioni
di vita dei lavoratori, gli abitanti resitenti hanno richiesto alla
Prefettura interventi che andassero a mettere un freno alla crescente
emergenza.
Mentre in tutta Italia si registra un esplosione degli sfratti per
morosità, e i dati su il rischio di insolvenza dei mutui tocca il 25% delle
famiglie, crediamo che vadano attuati provvedimenti urgenti.
Durante l'incontro avvenuto con il capo di gabinetto Sidoti abbiamo avuto
modo di partire proprio dalla situazione di Via Achillini che ormai da tre
settimane prosegue senza essere arrivati ad una trattativa con il
proprietario, nonostante anche il Comune abbia tentato di aprire questa
mediazione.
Abbiamo richiesto che venissero attuati provvedimenti urgenti proprio
partendo da questa occupazione, quali la requisizione o l'esproprio del
patrimonio privato sfitto, e utilizzare questo strumento per dare soluzione
all'annoso problema che vede un numero grandissimo di persone che non hanno
una casa e tantissimi alloggi che rimangono vuoti per decine di anni.
Quest'incontro ha anche avuto modo di confrontarci in merito ad alcuni
problemi e provvedimenti che abbiamo riscontrato in questi anni:
-i piani di alienazione del patrimonio pubblico che stanno andando a vendere
decine e decine di stabili e alloggi che potrebbero essere utilizzati per
alleviare il problema dell'emergenza. Da queste vendite non vengono
realizzati o acquisiti nuovi alloggi, quindi il patrimonio va riducendosi
continuamente.
-L'inadeguatezza del numero di alloggi popolari e delle soluzioni
all'emergenza. Ci siamo confrontati anche in merito al protocollo contro gli
sfratti, promosso dalla Prefettura e dalle parti sociali, a cui l'As.I.A.
non ha aderito. Anchge questa una misura che non ha neanche lontanamente
portato ai risultati sperati e che non va a mettere in discussione il prezzo
degli affitti.
-le difficoltà nella trattativa iniziata a marzo tra l'As.I.A. e il Comune,
a seguito dell'occupazione in via San Donato 143/2, che deve assegnare uno
stabile a delle persone e famiglie che necessitano di una casa popolare per
l'autorecupero dello stesso, difficoltà attribuite alla mancanza di fondi.
-la quantità di patrimonio privato sfitto, l'enorme quantità di edifici di
nuova costruzione rimasti invenduti, affitti e mutui che le persone non
possono permettersi. A questi problemi, che si riscontrano ovunque,
riteniamo vadano date risposte di emergenza ed arrivare alla abrogazione
della legge 431/98 e le leggi che in questi anni hanno dato vantaggio ai
grandi proprietari e sostituirla a delle leggi che vadano a incrementare il
patrimonio pubblico per garantire il diritto all'abitare.
In merito alle problematiche esposte, che riteniamo necessitino di
un'inversione di tendenza forte rispetto alle politiche attuate fino ad ora,
la Prefettura si è riservata.
Mentre le persone continuano a subire l'emergenza, ma anche a lottare per la
casa e l'occupazione di via Achillini ne è un'esempio, rimanere senza
risposte da parte del Comune e della Prefettura è una cosa che non possiamo
accettare. Per questo continueremo a sollecitare anche con la nostra
iniziativa le Istituzioni affinchè si esprimano e adottino provvedimenti in
tal senso.
Aderente
alla FSM