Nonostante CGIL, CISL, UIL e altre sigle sindacali abbiano subissato il Governo con ricorsi formali, articoli di fuoco su vari giornali, lamentele e minacciosi interventi il Governo ha mantenuto inalterata la lista dei componenti del Cnel che aveva presentato prima dell’estate, confermando così la presenza di una dirigente della USB. Dobbiamo quindi dare atto al Governo Meloni di non aver ceduto nonostante le pressioni siano state davvero molte e decisamente pesanti e di aver rotto con la “conventio ad escludendum” applicata dai precedenti governi in ossequio al monopolio della rappresentanza preteso da CGIl, CISL UIL.
USB torna quindi nel CNEL dove era stata già negli anni 2000 con un proprio componente sotto la sigla RdB CUB, poi confluita in USB. Un ritorno che avviene in un momento in cui sul CNEL si appunta la massima attenzione perché dovrà, su mandato del governo, avanzare una proposta sul salario minimo. La composizione del CNEL, la presenza di tutte le maggiori componenti sindacali e delle imprese fa presagire una discussione importante a cui USB, che da sempre è sostenitrice dell’introduzione del salario minimo per legge, darà il suo contributo.
USB si augura che la nuova Consigliatura sappia ridare smalto a questa Istituzione che per troppo tempo è stata bersaglio di critiche ed attacchi che ne hanno minato la funzione e consentito che venissero sottratte risorse e strutture cercando di condannarlo all’oblio.
Unione Sindacale di Base