Confindustria e CGIL CISL e UIL stanno definendo, senza alcun rapporto con i lavoratori interessati, un’intesa attraverso cui ridurre a zero il valore del Contratto Nazionale di Lavoro, rendendolo di fatto semplicemente garanzia del salario minimo contrattuale. Tutto il resto andrà discusso in sede di contrattazione integrativa, legando eventuali aumenti salariali ad ulteriori aumenti di produttività, all’andamento economico dell’impresa, in poche parole alla magnanimità di padroni che, a fronte della riesumazione di un vero e proprio “cottimo” concederanno qualche briciola dei loro utili di impresa.
Il CCNL quindi non avrà più alcuna funzione di redistribuzione economica, ad esempio della produttività del lavoro, ma sarà mero strumento di adeguamento dei salari all’aumento del costo della vita secondo una oscura formula, l’“inflazione realisticamente prevedibile”, mentre la contrattazione decentrata ( sia essa aziendale o territoriale) che oggi investe non più del 10% delle aziende e coinvolge non più del 30% dei lavoratori, assumerebbe il vero ruolo negoziale, ovviamente secondo criteri di “flessibilità rispetto alle specificità settoriali”, ovvero la possibilità di derogare pattizziamente alle previsioni normative del Contratto Nazionale, magari anche sul fronte delle tutele della salute nell’ambito aziendale.
Se ciò non bastasse si intende mettere mano anche al numero dei Contratti Nazionali di Lavoro, sostenendo che sono troppi – si è già cominciato con il Contratto unico trasporto pubblico locale/attività ferroviarie – costruendo così megacategorie in cui sarà difficile far pesare le specificità, e affrontare la questione della rappresentanza e della democrazia sindacale magari utilizzando il modello “chimici” che hanno deciso che per presentare le liste alle elezioni delle RSU bisogna raccogliere il 20% delle firme degli addetti – fino ad oggi bastava il 5%.
MERCOLEDI 5 MARZO dalle ore 11.00
PRESIDIO DELLA CONFINDUSTRIA
Viale dell’Astronomia, 30
In occasione dell’incontro tra la Confindustria e i sindacati concertativi per cancellare il Contratto Nazionale
PARTECIPIAMO IN MASSA
GRIDIAMO FORTE IL NOSTRO NO!
CUB Confederazione Unitaria di Base