Si è tenuto il 19 marzo u.s., presso la sede del Tribunale vecchio di Vicenza, un incontro tra le OO.SS. e il Presidente del Tribunale Cardone: in discussione le situazioni drammatiche nelle quali versano le sedi dei Tribunali di Vicenza e di Bassano del Grappa.
A Vicenza le cancellerie sono sommerse da tantissime pratiche da istruire (processi penali e civili) che neppure con il personale aggiunto, proveniente dalle sedi di Bassano e Schio, riescono a portare avanti.
Al Tribunale di Bassano sono rimasti 2 giudici e 7 dipendenti tra funzionari e assistenti amm.vi che stanno esaurendo le cause pendenti ordinarie; una sede questa che come dichiarato dal Presidente Cardone non potrà tornare a pieno regime se non verrà assunto personale. Si consuma la beffa del decreto legge salva tribunale di Bassano, che ha dato facoltà di riaprire la sede del Tribunale, ma non ha garantito le risorse umane necessarie per il suo corretto funzionamento.
Nella sostanza si chiede di riaprire il Tribunale di Bassano e al tribunale di Vicenza si lavora con una carenza di 100 dipendenti.
Il CSM ha prospettato che alcuni giudici potrebbero essere trasferiti a Vicenza, ma non prima del 2015; una soluzione a metà perché non ci sono prospettive di assunzioni per cancellieri ed assistenti Giudiziari.
La rimodulazione e soppressione dei Tribunali inizia a far emergere le prime gravi conseguenze per il funzionamento della macchina giudiziaria. L’accorpamento dei Tribunali infatti ha portato alla paralisi e alla confusione: si registrano gravi scoperture nella dotazione organica e mancanza di personale amministrativo non dirigenziale. In questa situazione i lavoratori dei Tribunali si trovano esposti ad un aggrazio di carichi di lavoro e quindi a maggiori responsabilità..
U.S.B. si fa portavoce delle richieste dei lavoratori per ridare dignità al lavoro quale garanzia di qualità dei servizi erogati alla cittadinanza.