LA SENTENZA, CHE PER ORDINE DEL GIUDICE SARA’ PUBBLICATA SUL SITO INTRANET DELL’INPS DEL PIEMONTE, FA GIUSTIZIA DI COMPORTAMENTI DELL’AMMINISTRAZIONE TESI A:
· UTILIZZARE IL PERSONALE SENZA TENER CONTO DEGLI ACCORDI VIGENTI;
· DELEGITTIMARE IL RUOLO DEL SINDACATO;
· AFFERMARE UN RUOLO DELLA DIRIGENZA CHE DECIDE INDIPENDENTEMENTE DALLE REGOLE CONTRATTUALI VIGENTI;
· PRATICARE ATTEGGIAMENTI CHE SI VOGLIONO FAR DISCENDERE DAI PROVVEDIMENTI “BRUNETTA”, PROVVEDIMENTI CHE HANNO FORTI PROFILI DI INCOSTITUZIONALITA’.
LE ASSEMBLEE E LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI HANNO CONFERMATO LA VALIDITA’ DEL PERCORSO UNITARIO CHE I SINDACATI PIEMONTESI HANNO INTRAPRESO.
LA COMPLESSITA’ DEI PROBLEMI LAVORATIVI CHE DEVE AFFRONTARE L’INPS MERITEREBBE BEN ALTRO ATTEGGIAMENTO DA PARTE DI CHI E’ STATO CHIAMATO A GESTIRE UNA FASE DI PROFONDO CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO.
NON E’ POSSIBILE GOVERNARE L’INPS DEL PIEMONTE PRESCINDENDO DAI LAVORATORI E, PIACCIA O MENO, DA CHI LI RAPPRESENTA.