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il grande bluff delle 1000 assunzioni nei vigili del fuoco

Nazionale,

la notizia è stata di sicuro effetto sia per la visibilità che ha avuto sia per il clamore che ha suscitato ribalzando per giorni e giorni su televisione e carta stampata tanto da far credere che i VVF del fuoco fossero i principali beneficiari del cosiddetto pacchetto sulla pubblica amministrazione licenziato in consiglio dei ministri il 26/08/2013, sia perché i nostri partner sindacali l’hanno subito enfatizzata gridando vittoria e rivendicandone i meriti.

Noi abbiamo aspettato qualche giorno prima di darne una valutazione, proprio per capire meglio quali fossero i dettagli del provvedimento. Già il titolo del decreto ci fa rizzare i capelli, si chiama infatti “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.”, razionalizzare infatti è uno di quei termini che solitamente si usa per proprio per camuffare operazioni di ridimensionamento di tagli e di privatizzazione.

Continuiamo a leggerlo sino al punto che riguarda le misure prese in “favore” dei vigili del fuoco, capiamo subito il bluff, si tratta infatti di un provvedimento spot che non mette mano agli organici, si parla infatti di un aumento della dotazione e non di un aumento stabile in pianta organica.

Per i precari post 2008 nessuna speranza, infatti non ci sarà nessuna nuova stabilizzazione né un allargamento delle maglie del precedente provvedimento del 2007, le mille unità che dovranno comunque attendere non poco, saranno infatti attinte e spalmate su un arco temporale di tre anni, presi dalle due graduatorie esistenti in parti uguali e  che vengono peraltro prorogate sino al 2015, e che sono la stabilizzazione del 2007 ed il concorso pubblico del novembre del 2008. Per gli altri ancora in graduatoria le speranze si riducono al lumicino perché anche per gli anni a venire il turnover rimarrà a ranghi ridotti, non c’è infatti menzione del ripristino del turnover al 100%, quindi ancora assunzioni future deficitarie rispetto ai pensionamenti e soprattutto un provvedimento come al solito a costo zero, perché per far fronte a queste mille assunzioni si attingerà dal fondo per i richiami in servizio dei Discontinui, fondo che sarà svuotato nel prossimo triennio di oltre 75 milioni di euro.

Insomma è la realizzazione di quanto detto da noi a più riprese già da anni, si cancellano i precari non assumendoli, ma depennando il loro capitolato di spesa a bilancio, con l’effetto che chi è precario non lo sarà più perché il numero totale dei richiami sarà pressoché azzerato.  

Per noi quindi non c’è certo da gioire, anzi rimaniamo fortemente delusi da questa ennesima occasione persa e rilanciamo come O.S. una nuova piattaforma di lotta che mirando ad unire le vari forze in campo passi per una profonda riforma del CNVVF, che sia in grado di dare risposte a tutti i lavoratori precari che da troppo tempo aspettano la regolarizzazione del rapporto di lavoro perché la nostra Costituzione è fondata sul lavoro, non sulla precarietà, sul lavoro nero o peggio ancora sul non lavoro.

Abbiamo messo in campo come O.S. una serie di appuntamenti e di assemblee con i lavoratori, e proprio per fronteggiare questa situazione che porteremo per la prima volta i Discontinui a scioperare il 18/10/2013, proclamando lo stato di agitazione.

Per risolvere questi problemi necessita la lotta di classe… la vera rivendicazione dei propri diritti naturali atti a salvaguardare la dignità di essere un lavoratore… basta nascondersi dietro le illusioni!!!

C’è necessità di rilancio del soccorso tecnico urgente attraverso una vera riforma della protezione civile e bisogna che ci venga riconosciuto lo status di categoria altamente usurante sottolineando che essendo operatori del soccorso siamo altamente a rischio!

Per tutto questo che ci spetta e dobbiamo rivendicare, la piazza è l’unico luogo giusto.

 

LAVORATORI: RISPONDIAMO CON LO SCIOPERO GENERALE DEL 18 OTTOBRE A ROMA.