Il Gruppo Manuli chiude anche il reparto Tall, nello stabilimento di Ascoli e ha già inviato altre 9 lettere di licenziamento. Altre ne seguiranno perché nell’area lavorano 20 persone.
Tutto questo avviene non rispettando l’accordo sindacale del 2009 e nella totale indifferenza delle istituzioni e dei sindacati confederali che quell’accordo avevano firmato”. Lo rende noto il Segretario regionale dell’Unione sindacale di base, Andrea Quaglietti.
“L’azienda continua a smantellare la fabbrica di Ascoli non solo ignorando parti, istituzioni, accordi ma anche con il progetto di trasferire i reparti in altri siti, come quello polacco. Perché Manuli continua a far profitti ma nei recenti incontri a Roma e Milano ( giovedì 11 novembre) non ascolta nessuno per i problemi occupazionali del sito piceno, comportandosi in maniera assurda perché non trova resistenze.”
Per Quaglietti tutto questo accade “con la complicità dei sindacati confederali che non dicono niente sul mancato rispetto dell’Accordo del 2009, e con l assenza totale delle istituzioni. E poi ci sono anche lavoratori che non pensando ai loro figli e al territorio, stanno andando in Polonia per industrializzare lo stabilimento di quel paese. Non si rendono conto che creano un vuoto per l area in cui vivono e che sono degli irresponsabili ? Come fanno poi a lamentarsi che l Italia va sempre più male ?
USB MARCHE |