E’ innegabile che l’atteggiamento del dirigente di Padova stia creando un forte malumore tra i lavoratori del Comando. Lo affermiamo perché intende dirigere il comando a modo suo e senza coinvolgere le organizzazioni sindacali nelle scelte e nell’organizzazione del lavoro.
Venerdì scorso siamo stati convocati presso la direzione interregionale del Veneto e T.A.A. a seguito della procedura di conciliazione durante la quale abbiamo espressamente chiesto una modifica del modo di “comandare”, cercando delle risposte alle nostre note, ma nemmeno il conciliatore ha potuto smuovere l’irritato dirigente.
Al termine della riunione abbiamo comunque riferito al dirigente che “dovrebbe imparare a rispondere alle note sindacali” e il dirigente ha risposto al nostro delegato:“ lei dovrebbe imparare a vivere”… A quel punto USB ha prontamente replicato facendo presente al direttore quale sia il clima che si respira al comando con colleghi costretti a cambiare di turno e/o di sede, continue disposizioni senza informativa sindacale, un modo alquanto “singolare” di dirigere un comando di Vigili del Fuoco facendo ricadere le carenze dell’amministrazione sul personale operativo e amministrativo.
A questo punto si è fatto notare come lo stesso abbia occupato un locale adibito a magazzino di attrezzature e materiali di soccorso come autorimessa privata limitando gli operatori del soccorso costretti a lavorare prestando attenzione a non rovinare i cimeli d’epoca (lancia fulvia e alfa romeo duetto e una vecchia motocicletta) , così come il fatto di aver rinunciato all’appartamento e disdetto le utenze (elettrica, gas e acqua) occupando a spese dell’amministrazione un locale ricavato dello stesso appartamento, servito da utenze del comando e con manodopera (personale operativo) a pagamento. Mentre scriviamo questo documento siamo venuti a conoscenza che il dirigente, dopo la riunione, ha dato mandato di quantificare le spese del suo alloggio pagando l’amministrazione tramite l’ufficio postale !
E’ sicuro che USB non imparerà mai a vivere prendendo ad esempio il dirigente di Padova in quanto non è un bell’esempio.
Questa Organizzazione Sindacale da tempo denuncia le criticità operative dovute alla mancanza di risorse umane, economiche e un continuo viavai di dirigenti impegnati a salvaguardare la propria carriera a discapito del Comando patavino.
La misura è colma sosteniamo da tempo ed ora è il momento di incrociare nuovamente le braccia, a dimostrazione che i vigili del fuoco sono stanchi di questa situazione, di essere trattati come tappabuchi di carenze dell’amministrazione, di lavorare e fare formazione a ore di recupero.
Avevamo chiesto maggiore coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, di essere coinvolti nella problematica della mensa, di ricevere come minimo informative sulle movimentazioni del personale, di avere un maggior dialogo.
Da parte sua il conciliatore ha invitato il dirigente ad un maggior coinvolgimento delle OO.SS. ma notando l’immobilismo dalla posizione assunta, ha praticamente preso atto dell’impossibilità di conciliare.