Il Sindaco Merola ha lanciato una vera e propria crociata contro il referendum sul finanziamento alle scuole private, oltre a limitare di fatto l’accesso dei cittadini di Bologna alle normali sedi di voto, incita e minaccia la base del proprio partito per ottenere il pieno appoggio a favore delle scuole della Curia bolognese.
Il Sindaco Merola invece di svolgere, come dovrebbe, un ruolo di garante della consultazione democratica richiesta e indetta nel rispetto dello Statuto del Comune di Bologna, si schiera preventivamente e ferocemente contro ogni richiesta di modifica delle attuali politiche scolastiche e per l’infanzia, ritrovandosi così in compagnia delle peggiori destre vecchie e nuove.
Il Sindaco Merola alza i toni oltre ogni limite istituzionale e chiama a raccolta gli anziani dei centri sociali, cercando di aizzare una guerra tra i “fedeli” nonni e i loro nipotini.
Mentre la scuola pubblica e i servizi per l’infanzia, vanto storico di Bologna, vengono costantemente deprivati di risorse e mentre il Comune li vuole cedere in gestione alle ex Opere Pie, oggi ASP, nella nostra città genitori, insegnanti e cittadini si oppongono giustamente a tutto questo, a difesa del futuro dei propri figli e contro calcoli e clientele politiche.
Mentre il “Comitato referendario articolo < >33” ha scelto di rispettare il silenzio elettorale nel giorno precedente il referendum, il Sindaco ha invece autorizzato proprio in Piazza Maggiore un “Family Day” dei sostenitori delle scuole private, a difesa di privilegi oggi sempre più intollerabili.
Dimostriamo con orgoglio che i cittadini e le cittadine di Bologna sanno e vogliono decidere del loro futuro: il 25 scenderemo in piazza anche noi contro le loro bugie e i loro ricatti.
Sabato 25 maggio, ritroviamoci in Piazza San Francesco, alle ore 15.30, tutti e tutte, con genitori e bambini, con le lavoratrici e i lavoratori dei servizi e della scuola dell’infanzia di Bologna.
Bologna,18/05/2013
P.USB Emilia Romagna
Vilma Fabbiani