Dal 2 aprile 2008 è entrato in vigore il regolamento di disorganizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di cui al D.P.R. n. 43 del 30 gennaio 2008, pubblicato in G.U. n. 66 del 18 marzo 2008 – Supplemento Ordinario n. 62/L.
Già da alcuni giorni, come schegge impazzite, alcuni degli ultimi esemplari di Capi Dipartimenti Provinciali esistenti, ognuno per proprio conto e in nome della libera intraprendenza, hanno iniziato a smobilitare in virtù dell’art. 19, del citato regolamento di disorganizzazione, che prevede l'attribuzione delle residue funzioni di Capi Dipartimenti (ai sensi dell'1, comma 8, del decreto legge 6 settembre 2002, n. 194, convertito con modificazioni dalla legge 31 ottobre 2002, n. 246) dei Dipartimenti Provinciali soppressi, ai direttori delle istituende Ragionerie Territoriali dello Stato ed ai direttori delle Direzioni Territoriali dell’Economia e delle Finanze.
Quindi, abbiamo appreso di riunioni da tempo calendarizzate e rinviate dopo il 2 aprile, il rientro del personale nelle rispettive sedi, varie dichiarazione in merito ad una presunta decadenza delle RSU e l'ipotesi di convocare solo i rappresentanti RSU appartenenti alle sedi dove prestano servizio.
Insomma, di tutto e di più.
Certamente, il clima pre elettorale e la mancanza dell'assestamento politico, sono elementi che contribuiscono a rendere impressionante lo stato di rottamazione in cui versa il nostro ministero.
Se a tutto questo si aggiunge la mancanza di interlocutori certi che, se pur esistenti sia istituzionalmente che retributivamente, ben si guardano dall'assumersi le proprie responsabilità senza l'avallo del politico di turno, la quadratura del cerchio è fatta.
In questo quadro di totale incertezza, questa piccola ouverture dello scellerato regolamento di disorganizzazione ha iniziato a far pagare il conto sia all'utenza che usufruisce dei servizi erogati che ai lavoratori in attesa, da tempo, di risposte concrete a problemi concreti.
Nelle prossime ore, dopo un faticoso equilibrismo tra le varie anime del Ministero, l'amministrazione emanerà, a firma del Capo del IV Dipartimento e del Ragioniere Generale dello Stato, delle direttive transitorie indirizzate ai direttori delle Ragionerie Territoriali dello Stato ed delle Direzioni Territoriali dell’Economia e delle Finanze.
Dalle indiscrezioni che circolano nei corridoi del palazzo umbertino, nelle more della definizione dei decreti attuativi del Regolamento di disorganizzazione del MEF, a decorrere dal 2 aprile 2008, quindi con effetto retrodatato in quanto fuori tempo massimo, alcune funzioni dei "de cuius hereditate agitur" Capi Dipartimento Provinciali, dovrebbero essere così gestite:
DOTAZIONI STRUMENTALI E LOGISTICA
Per quanto concerne gli oneri condominiali, i contratti di locazione e gli immobili, sostanzialmente queste attività sono già svolte in autonomia da entrambi gli uffici.
L'assegnazione di fondi per le spese di funzionamento saranno a favore dei singoli direttori così come per le autovetture di servizio; al saldo delle utenze somministrate in forma non distinta dovranno contribuire, ognuno per la propria quota, entrambi gli uffici così come per le manutenzioni di impianti comuni; fatture separate e sottoscrizione di entrambi i responsabili sia per i contratti di pulizia che per quelli manutentivi.
Pari o dispari, invece, per quanto concerne le richieste di intervento su impianti comuni.
GESTIONE DEL PERSONALE
I singoli Direttori dovranno adempiere direttamente alla sottoscrizione di assunzioni (?) di personale in ambito locale.
Lo staff del Capo Dipartimento Provinciale sarà soppresso e, pertanto, il personale in servizio presso tale ufficio dovrà rientrate presso l'ufficio di provenienza.
SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
Il Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato ed il Direttore della Direzione Territoriale dell’Economia e delle Finanze saranno considerati Datori di Lavoro.
Si dovranno creare distinti SPP, distinti medici competenti e, di conseguenza, distinti addetti all'antincendio e al primo soccorso.
Resterebbe, invece, unico il RLS per analogia all'unicità della RSU.
RELAZIONI SINDACALI
La concessione ed il controllo dei permessi RSU saranno di competenza di entrambi i responsabili degli Uffici Territoriali con reciproca comunicazione; le convocazioni saranno a firma congiunta in quanto la delegazione di parte pubblica è composta dai responsabili di entrambi degli Uffici Territoriali; l'ufficio centrale continuerà ad emanare la circolare ai due Uffici Territoriali in caso di proclamazione di scioperi; le informazioni previste dalla attuale normativa contrattuale saranno a cura di chi ha emanato l'atto avendo cura di inviare la documentazione anche all'altro direttore dell'Ufficio Territoriale; dove non si sono conclusi accordi per il Fondo di sede anno 2007, questi dovranno necessariamente essere siglati da entrambi i direttori restando di competenza della Direzione Territoriale dell'Economia e delle Finanze la raccolta dei dati e la corresponsione delle risorse.