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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

IL SISTEMA INDENNITARIO INPS È DA RIFONDARE BASTA SPEREQUAZIONI E CLIENTELISMO

Nazionale,

(47/22)  Il tavolo sindacale di lunedì 11 aprile riguardava una bozza di circolare che prevede l’istituzione una nuova Unità Organizzativa – e relativa PO nei Centri Medici Legali che gestiscono per delega delle USL le visite per l’invalidità civile.

Il documento di buono ha solo l’intenzione di mettere ordine e migliorare il servizio in un settore di grande rilevanza sociale. Sbaglia però nel metodo, nel merito e nella tempistica.

Ancora una volta l’Amministrazione cerca di decidere in proprio l’organizzazione del lavoro e di pagarla con i soldi dei lavoratori, attingendo alle risorse del Fondo Incentivante il cui utilizzo dovrebbe essere deciso dalla contrattazione nazionale e inte(47/22)  grativa.

Il documento fa confusione tra funzione amministrativa e sanitaria, prevedendo che la PO possa essere assegnata ad entrambi i profili. La commistione e l’ambiguità non rendono giustizia a nessuna delle figure professionali coinvolte e certo non è questo il riconoscimento della professionalità che legittimamente gli infermieri – al pari dei tecnici – chiedono da tempo. Peraltro, solo alcuni potrebbero beneficiarne, per la frustrazione degli esclusi. Il solito pasticcio con l’abituale infelice scelta di tempo, dato il prossimo riordino dei profili professionali (rinominati famiglie) previsto dal nuovo contratto nazionale.

Nel nostro intervento siamo però andati oltre queste palesi carenze del documento, evidenziando ancora una volta come l’intero sistema indennitario Inps sia nel complesso inadeguato e da riformare profondamente, dall’iniquo sistema di finanziamento (che preleva dal fondo destinato a incentivare tutti i dipendenti le risorse per pagare l’organizzazione del lavoro) al sistema discriminatorio e clientelare di attribuzione delle indennità con i colloqui.

Il CCNL Funzioni Centrali 2019 – 21, all’articolo 15, pone il tetto di 2600 euro annui all’importo delle Posizioni Organizzabile finanziabile con i fondi ma – per precisa volontà di tutti i sindacati presenti al tavolo Aran tranne la USB – prevede anche che la contrattazione integrativa possa derogare a tale tetto. I sindacati complici sono sicuramente già pronti a concordare con la controparte questa deroga, per rinnovare e anzi approfondire le disparità di trattamento attuate in nome di una finta meritocrazia. I brutti voti sono già pronti come strumento di ritorsione per chi dovesse protestare. I mansionisti delle aree A e B e la netta maggioranza dei colleghi di area C sono destinati a mangiare ancora la polvere. Nessuna indennità è prevista per chi liquida pensioni o emana DURC, indiscutibilmente facenti parte del “core business” del nostro anglofilo datore di lavoro.

Per la USB Inps è il tempo di dire basta a questo vergognoso assalto alla diligenza delle indennità, a questa indecorosa spartizione a favore di pochi di risorse comuni.

Chiediamo al nuovo Direttore Generale l’apertura di una discussione complessiva sul sistema indennitario, che inizi dalla corretta modalità di finanziamento – a carico dell’Amministrazione – delle PO direttive e legate all’organizzazione del lavoro. La giusta remunerazione ai colleghi che si assumono responsabilità non può essere posta a carico degli altri lavoratori.

Chiediamo che TUTTE le funzioni svolte nell’Istituto siano prese in considerazione ai fini dell’attribuzione di indennità.

Chiediamo l’istituzione di una specifica indennità – aggiuntiva al TEP - da destinare agli unici profili che attualmente ne sono privi (amministrativi di area A, B e C, analisti di processo e consulenti di protezione sociale) e che insieme rappresentano la stragrande maggioranza dei lavoratori.

Si avrebbe anche il correlato effetto positivo di ridurre la quota di fondo sottoposta all’ignobile ricatto della performance.

A margine della riunione, è stato comunicato il pagamento di un anticipo del saldo dell’incentivazione 2021 con la retribuzione di aprile.

Ad una nostra richiesta di chiarimento, il Capo del Personale ha affermato che l’assemblea deve essere considerata a tutti gli effetti presenza, anche avendo riguardo alla programmazione del lavoro agile. Purtroppo, una parte della dirigenza locale ancora fatica a comprendere un concetto apparentemente semplice.