“La legittimità di questo gesto si può individuare in due ragioni essenziali: in primo luogo, nonostante il mutamento amministrativo della città che ha fatto del “bene comune” il proprio unico faro, i rapporti sociali rimangono ancora caratterizzati da profonda ingiustizia. Nessun leader spirituale e politico, nessun manager superesperto, potrà, da solo, cambiare a fondo questa città. Al netto di tutte le critiche nei confronti dell’attuale giunta, che non ricalca per nulla la grinta della campagna elettorale, la città sembra essersi paralizzata. Il rifiorire di iniziative ha fatto posto alla piattezza di un misero consumo del quotidiano; la povertà dilagante ci mostra che anche quando il potere si fa “buono”, esso produce ingiustizie. Nel tempo della crisi non crediamo che l'austerità possa essere la risposta, crediamo invece che la crisi si combatta riappropriandosi degli spazi e di tutto ciò che ci spetta (casa, reddito, trasporti, sanità...). Riattivando la pratica dell’autogestione, da oggi intendiamo riannodare i fili di tutte quelle lotte sociali e territoriali che in questi anni abbiamo sostenuto ed alimentato.
Vi è inoltre l’intenzione di realizzare numerosi laboratori di autoformazione ed autoproduzione. Non si rinuncerà a una programmazione di eventi, di cui molti verranno dedicati ai bambini. Il resto verrà costruito strada facendo con il contributo di tutte le persone in carne ed ossa che hanno progetti da realizzare, ma carenza di spazi in cui poter sperimentare.
Il progetto culturale è quello di trasformare la percezione collettiva dischiudendo la possibilità, nel qui ed ora dell’azione collettiva, di un uso in comune dei beni, e non di un riuso di ipotetici “beni comuni”. Questa inversione concettuale ci serve per capire che nessun bene, in questo momento, è comune; ma anche che tutto, ogni cosa può diventarlo, se la condotta quotidiana di tutti e di tutte si modifica ed inizia a costruire reti di autonomia diffusa. La creazione, quindi, di un movimento più ampio di opposizione alle politiche del governo Renzi, che non ha altro programma che privatizzare tutto, come il tentativo di vendere all’asta le case popolari, sfrattando e sgomberando i morosi e gli inadempienti, tutta quella massa di persone che viene quotidianamente eretta a capro espiatorio di ogni male. Questa nuova iniziativa politico-culturale vuole tentare di scuotere l’equilibrio stagnante dei poteri cittadini, indicando una prassi possibile che possa sperimentare delle forme alternative di vita, di produzione e di lavoro.
Invitiamo la cittadinanza domani, Sabato 3 Gennaio alla prima assemblea di quartiere che si terrà, alle ore 17.00 nell’auditorium della scuola Ugo Foscolo in via Palermo. “
Teatro Pinelli Occupato
COMUNICATO STAMPA
DIECI, CENTO, MILLE OCCUPAZIONI ANCORA!!!
ASIA USB MESSINA esprime pieno sostegno ai compagni del Teatro Pinelli per la restituzione di un altro spazio alla città.
L’EX SCUOLA UGO FOSCOLO OCCUPATA è uno dei tanti edifici pubblici dismessi nella città di Messina , un ‘enorme scuola sita nel quartiere popolare e popolato di GIOSTRA.
In un periodo come questo , dove la crisi abitativa diventa sempre piu’ impellente e gli spazi pubblici sempre piu’ ridotti ,i Governi sempre piu’ neoliberisti premono per la dismissione del bene pubblico per metterlo in mano sempre dei soliti privati pronti a speculare .
In cima alla lista delle nostre rivendicazioni, ovviamente, lo stop allo smantellamento delle politiche di edilizia residenziale pubblica , l’attacco alla rendita e le pratiche dell’autorecupero degli edifici pubblici abbandonati e sostegno a chi non ce la fa a pagare affitti e mutui, la cui incidenza percentuale sui redditi delle famiglie è oggi incredibile e sempre più insostenibile se si pensa che la casa è un bene essenziale e irrinunciabile sul quale dovrebbe essere inammissibile qualsiasi tipo di speculazione privata .
Sosterremo attivamente le famiglie che in stato di necessità decideranno di occupare immobili pubblici o privati abbandonati per far fronte all’emergenza abitativa.
Nell’Ex Scuola Ugo Foscolo verrà attivato uno sportello casa aperto a tutti i cittadini in emergenza abitativa.
COORDINAMENTO PROVINCIALE ASIA USB MESSINA