Un presidio per dire no al licenziamento illegittimo dei lavoratori, al mancato
trasferimento di funzioni e compiti di Unioncamere Umbria e quindi per chiedere di
rivedere l’intero processo di liquidazione coerentemente al dettato normativo.
A indirlo è la Federazione Regionale di USB insieme ai dipendenti che, per dare
continuità alle azioni svolte, attendono risposte positive alla situazione imbarazzante
per l’intero sistema camerale italiano che si è creata in Umbria con il caso Unione
Regionale.
Il picchetto è organizzato presso la sede della Camera di Commercio di Perugia alle
12,00 in concomitanza con la convocazione del Consiglio di Unioncamere Umbria
dove il Liquidatore, i presidenti e gli amministratori delle due Camere di commercio
si ritroveranno per decidere sulla sorte di una Amministrazione Pubblica e
sull’applicazione di norme di legge che la regolano, ma anche su come è stata posta
in liquidazione e i criteri di gestione che hanno determinato la situazione irregolare in
cui si trova rispetto al resto d’Italia.
USB vuole fare un richiamo non solo al rispetto di un dettato normativo ma anche ad
un’etica della responsabilità che sembra essere stata messa in secondo piano rispetto
alle logiche di potere tra Perugia e Terni.
Non si può non denunciare anche una condotta antisindacale per aver ignorato le
richieste del sindacato, come avrebbe richiesto la procedura di licenziamento, verso il
confronto e il dialogo con tutte le parti coinvolte, causando e creando una situazione
di vera e propria vessazione dei dipendenti.
Il congelamento della legge di riforma, permette una pausa di riflessione per
riprendere in modo trasparente la riorganizzazione del sistema camerale regionale nel
rispetto delle norme, senza forzature e giochi sulle teste dei lavoratori.
Perugia, 15/07/2019
USB P.I. ENTI LOCALI USB FEDERAZIONE REGIONALE UMBRIA