LA TRATTATIVA-MASSACRO VA AVANTI NELLO SGABUZZINO..
ALLA FACCIA DELLA DEMOCRAZIA E DEI LAVORATORI !!
Oggi 29 Marzo, presso il Mise riprenderanno gli incontri “ufficiali” con Am Investco, a differenza di quello che racconta qualche “sindacato” millantando che “tutto è fermo...” , la trattativa tra Mittal e alcuni sindacati, continua serrata negli sgabuzzini del ministero...
USB non partecipa agli incontri clandestini, alle cosiddette “ristrette” organizzate ad arte dal bambino prodigio Calenda e dalla Bellanova con l’ausilio dei sindacati allineati e con l’intento di assecondare le volontà della Multinazionale.
Volontà che a quanto ne sappiamo sono rimaste immutate cioè:
- massimo 10.000 lavoratori assunti, forse 500 in più con assunzione diretta Am Investco o associate, a fronte dei 14200 attuali.
- Discontinuità anche economica nel rapporto di lavoro, quindi nuovi contratti con il JOB’S ACT.
- Possibilità di scorporo o esternalizzazione di alcune attività e quindi di interi gruppi di lavoratori.
- verbale di “null’altro a pretendere” da sottoscrivere nel passaggio con Mittal.
- Il quasi totale azzeramento dell’appalto Ilva.
Probabilmente drammatizzeranno la situazione per “convincere” i lavoratori che un accordo su queste basi è l’unica soluzione per risolvere la questione, quindi prepariamoci al peggio.
COPERTURA PARCHI: sui lavori di copertura parchi , sappiamo che giorno 1 febbraio c’è stata l’inaugurazione del cantiere in pompa magna, da allora e fino ad oggi nulla è stato fatto, i cocci della bottiglia che sono serviti per l’inaugurazione sono ancora lì per terra.
QUESTO È QUELLO CHE RACCONTANO GLI SPIFFERI DEL MINISTERO, CHI DICE IL CONTRARIO MENTE...
NON FATEVI PRENDERE IN GIRO !!
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ILVA: UN’ALTRA SOLUZIONE C’E’!!
Una vertenza quella dell’Ilva che è nata su presupposti sbagliati, si tratta sulle esigenze di Am Investco e non su quelle dei lavoratori e della comunità intera.
La trattativa doveva tenere al centro il diritto alla salute e quello al lavoro, di salute e di ambiente su quei tavoli non si è mai parlato.
Una trattativa condotta da Calenda in maniera dilettantesca a tratti anche “troppo”, sul classico schema ALITALIA-PIOMBINO, schema in cui il conto dei danni salatissimi prodotti dalla politica e dai padroni, è stato presentato ai lavoratori.
Sulla questione ILVA le vie di uscite c’erano e ci sono:
- MANTENIMENTO DEGLI ATTUALI LIVELLI OCCUPAZIONALI CON AM INVESTCO con il passaggio di tutti i lavoratori alle stesse condizioni contrattuali ed economiche attuali ,senza nessuna cessione di attività o scorporo, successivamente piano straordinario per :
1- INCENTIVAZIONE VOLONTARIA ALL’ESODO
2- RICONOSCIMENTO DEI BENEFICI DI LEGGE SULL’AMIANTO ci sono ancora oltre 4000 tonnellate di amianto in stabilimento che quotidianamente vengono respirate dai lavoratori.
3- ESTENSIONE DEI BENEFICI DEL LAVORO USURANTE IN SIDERURGIA, la domanda che la politica si dovrebbe porre è : “Si può lavorare per oltre 40 anni in un ambiente siderurgico come quello di Ilva?”. La risposta NOI la conosciamo già.
4- CODICE APPALTI garanzie per tutelare le aziende virtuose del territorio e i lavoratori dell’appalto, eliminando il massimo ribasso e garantendo ai lavoratori condizioni contrattuali VERE e non assunzioni con contratti a termine a chiamata o tramite agenzie di somministrazione.
5- TRASFERIMENTO UFFICI ACQUISTI E COMMERCIALE a Taranto.
6- TUTELA AMBIENTE E SALUTE la soluzione può passare anche attraverso il cambiamento del sistema produttivo e l’innesto delle migliori tecnologie esistenti sul mercato, paesi come Korea e Giappone ne sono l’esempio. Su questo punto che in ordine di importanza è il primo, dedicheremo un volantino settimana prossima con i dati aggiornati sulla mortalità.
7- PIANO DI BONIFICA con la cabina di regia delle istituzioni locali.
QUESTE SONO LE NOSTRE PROPOSTE SENZA SE’ E SENZA MAH…
USB C’È !!